Sfida olimpica, che festa per i magnifici quattro
La festa del canottaggio.
Roma, 5 ottobre – Giornata da incorniciare al Circolo Canottieri Roma, in un tripudio di colori e sorrisi che hanno reso ancora più dolce le celebrazioni di quella medaglia conquistata il 22 agosto di dieci anni fa allo Schinias Olympic Rowing and Canoeing Centre. Il giusto premio dopo una gara pazzesca, quella che Catello Amarante, Salvatore Amitrano, Lorenzo Bertini e l’attuale direttore tecnico giallorosso, Bruno Mascarenhas, chiusero alle spalle di Danimarca e Australia ma davanti, di un palmo, esattamente di 7/100, all’Olanda. La prima e finora unica medaglia olimpica azzurra nella specialità del quattro “senza” pesi leggeri. Storia. Da rispettare e salutare con orgoglio.
Questo il senso che il settore Canottaggio del Canottieri Roma guidato da Massimo Iaccarini ha inteso attribuire a un evento in cui la sfida non è stata che un pretesto (comunque sia gustoso) per salutare nuovamente Amarante, Amitrano, Bertini e Mascarenhas, chiamati stamani a confrontarsi con l’otto “fuoriscalmo” dei soci ma soprattutto con l’otto “fuoriscalmo” degli atleti giallorossi. Questi ultimi capaci di cedere, al traguardo, soltanto mezza imbarcazione di vantaggio agli olimpici. E con un Lorenzo Bertini stremato. Almeno così è sembrato…
Il toscano Bertini è stato il primo, attorno alle 9, a presentarsi al campo di regata, seguito un’ora più tardi da Mascarenhas, sfoggiando il tatuaggio dei cinque cerchi olimpici all’altezza delle tibie realizzato proprio dieci anni fa, Amarante e Amitrano.
I “magnifici quattro” sfoggiavano un body speciale con il tricolore e i simboli olimpici. Tocco di classe per i protagonisti della giornata, accolti tra gli applausi dei quasi trecento ospiti intervenuti. Presenza imponente che ha quasi spiazzato gli organizzatori.
Appena giunto alla struttura di Lungotevere Flaminio 39, oltre alle innumerevoli richieste di foto, “selfie” e autografi varie, il quattro “senza” pesi leggeri non ha certo voluto rinunciare a rivedere la telecronaca di quel giorno di dieci anni fa trasmessa nello stand principale del villaggio allestito per l’occasione. Per tutti, i brividi trasmessi dalla voce di Gian Piero Galeazzi, storico socio del Circolo Canottieri Roma e narratore dei memorabili successi del remo azzurro.
Tutto questo prima di entrare nel vivo della sfida.
Anzitutto, le batterie degli otto “fuoriscalmo” dei soci vinte dall’equipaggio giallo composto da Massimo Matteini, Fabrizio Mannocchi, Francesco Gianzi, Gerardo Palumbo, Luigi Rimassa, Giorgio Pietroletti, Maurizio Csantini, Fabio Micozzi e timonato da Maria Celeste Provenzano, la prima ragazza timoniere nella storia del Canottieri Roma. Sconfitto l’equipaggio rosso composto invece da Tristano Cardarelli, Francesco Renzi, Luca Francone, Luca Ievolella, Gianluca Bozzo Magrini, Lorenzo Guido, Giorgio Calò, Enrico Tonali e timonato dal giovanissimo Simone Stanziale.
Ancor più combattuto il duello degli agonisti. Hanno vinto Matteo Albanesi, Marzio Milo, Andrea Manuelli, Giulio Acernese, Arturo Sferrazzo, Tiro Barenghi, Nicola Pesoli, Silvio Ventura e Maria Celeste Provenzano (timoniere) su Carlo Patti, Carlo Marra, Andrei Nitu, Pietro Solari, Giorgio Marcellino, Simone Sangiorgio, Andrea Peretti, Eduardo Nardone e Simone Stanziale(timoniere).
Momento clou della mattinata le due sfide che il quattro “senza” pesi leggeri ha sostenuto contro le due barche vincitrici. A proposito di barca: i magnifici quattro sono saliti su quella originale, mitica, coperta di gloria dieci anni fa. Emozione ulteriore. Ma il compito dei campioni non è stato esattamente dei più agevoli. Soprattutto contro gli agonisti, in vantaggio a metà percorso. Poi il rush finale dei quattro, fino al trionfale arrivo. Combattivi anche i soci, ma meglio regolati da Mascarenhas e co..
Sorrisi per tutti sul podio delle premiazioni, dove il presidente del Circolo Canottieri Roma, Andrea Tinarelli, e il commissario alla Comunicazione, Roberto Riccardi – oltre al vicepresidente della Federazione Italiana Canottaggio, Marcello Scifoni – hanno consegnato riconoscimenti anche a Valentina Grassi, bronzo ai recenti Mondiali di pararowing ad Amsterdam nel quattro con misto LTA (atleti con minime disabilità fisiche), orgoglio del remo giallorosso e azzurro; a Francesco Cattaneo, allenatore del quattro “senza” pesi leggeri ad Atene 2004; e a… Massimo Iaccarini, “premiato” a sorpresa dagli eroi olimpici quale segno di ringraziamento per la bellissima giornata realizzata.