L’atleta delle fiamme gialle è reduce da un periodo che l’ha visto in crescita, ma resta il tallone d’Achille azzurro del salto sul trampolino, che generalmente gli italiani recuperano nella successiva prova di fondo (10 km). Ieri Pittin si era lamentato della pista e della neve, scarsa e sfarinata dalle alte temperature. Occorrerà quindi un gran salto, per entrare nei primi dieci e giocarsela poi nella seconda gara.
Dopo lo storico bronzo di Zoeggeler, domani un’altra medaglia potrebbe arrivare dallo SLITTINO di coppia, in particolare Patrick Gruber/Christian Oberstolz, che hanno ottenuto buoni risultati in Coppa del mondo, vincendo anche l’ultima prova (però senza i tedeschi) e piazzandosi terzi in classifica generale.
Qualche chance di medaglia anche nel PATTINAGGIO DI FIGURA, programma libero, in primis con la coppia Stefania Berton/Ondrej Hotarek, terzi nella medesima prova del team event: molto dipenderà dalle prove del programma corto di oggi.
Sembra invece ‘mission impossible’ nel PATTINAGGIO VELOCITA’ (1000 m), dove Mirko Nenzi dovrà sfidare i ‘marziani’ olandesi e l’agguerrita concorrenza di russi e norvegesi. Idem nella DISCESA LIBERA per le sorelle Elena e Nadia Fanchini, quest’ultima considerata la più forte del quartetto azzurro in lizza: difficile scalzare le fuoriclasse tedesche, americane e di vari altri Paesi.