Roma, 19 novembre – Che tonfo, la Juve. Perde 3-2 in casa della Sampdoria e viene scavalcata dall’Inter, ora secondo a due punti dal Napoli grazie al successo casalingo per 2-0 con l’Atalanta (doppietta di Icardi). Un cambio della guardia nella piazza d’onore che fa molto male ai bianconeri, battuti in Liguria dalla bella Sampdoria costruita da Pradé (un vero uomo-mercato, troppo sottovalutato) e Giampaolo. Zapata, Torreira e Ferrari la portano addirittura sul 3-0, poi Higuain su rigore e Dybala (ma solo al 94’) accorciano le distanze. Allegri dovrà rimettere a posto i cocci di un vaso che sembra essersi rotto e dice: “È una sconfitta che mi lascia a bocca aperta!”.
L’Inter di Spalletti, invece, va che è una meraviglia: ha un bomber vero (Icardi), non gioca le coppe (dunque può concentrarsi solo sul campionato e con impegni molto distanti tra loro) e ha grande autostima, rafforzata dal fatto di essere una delle poche squadre ad aver strappato punti al Napoli capolista e alla Roma a casa loro. Poi ha vinto il derby e ha battuto l’Atalanta a Milano. I motivi per crederci sono molti e il campionato, finalmente, è bello, con le prime sei racchiuse in 9 punti (ma Roma, Lazio e Sampdoria devono recuperare una partita). Dietro c’è il vuoto, visto che il Milan è 7 punti sotto alla Samp.
In coda importante vittoria del Genoa in casa del Crotone con gol di Rigoni, mentre la SPAL ferma la Fiorentina sull’1-1 (reti di Paloschi e Chiesa) e il Cagliari vince 1-0 a Udine grazie a Joao Pedro. Il Benevento perde anche con il Sassuolo (che vince 2-1 in Campania con le reti di Matri e Peluso, inutile il gol di Armenteros), mentre Torino-Chievo finisce 1-1 con le marcature di Hetemaj e Baselli e un rigore sbagliato da Belotti.
Domani sera la 13ma giornata si chiuderà con il posticipo Verona-Bologna.
CLASSIFICA: Napoli 35; Inter 33; Juventus 31; Roma 30; Lazio 28; Sampdoria 26; Milan 19; Torino 18; Fiorentina e Chievo 17; Atalanta 16; Cagliari 15; Bologna 14; Udinese e Crotone 12; Sassuolo 11; SPAL 10; Genoa 9; Verona 6; Benevento 0.
Roma, Sampdoria, Lazio, Udinese, Bologna e Verona 1 partita in meno