La giornata si è aperta alle 12,30 con Fiorentina-Milan, 1-1 reti di Simeone e Calhanoglu, molto attesa soprattutto in chiave rossonera dopo la vittoria nel derby in Coppa Italia; tutto sommato molto fumo e poco arrosto con un brodino per gli uomini di Gattuso che possono passare una settimana tranquilla prima della sosta di gennaio.
A seguire, nel pomeriggio, due colpi gobbi in trasferta ad opera del Cagliari contro l’Atalanta, 1-2 goals di Pavoletti, Padoin e Gomez, e dell’Udinese a Bologna, sempre 1-2 reti di Danilo aut., Widmer e Lasagna, pareggio a reti bianche tra Torino e Genoa e vittorie casalinghe per la Sampdoria sulla Spal, 2-0 doppietta di Quagliarella, e del Benevento sul Chievo, 1-0 con goal di Coda, alla prima storica affermazione nella massima divisione.
Pareggi per le romane con buona dose di rimpianti sia per i giallorossi che per i biancocelesti. La Roma fa 1-1 col Sassuolo, Pellegrini e Missiroli, non giocando una gran partita ed ancora con l’equivoco Schick, oggi impalpabile e sostituito dopo appena quattro minuti nel secondo tempo. Stavolta la gestione del risultato non è stata efficace ed il Sassuolo, che non ha mai mollato, è stato premiato con un pareggio meritato.
Al Meazza 0-0 tra Inter e Lazio con i nerazzurri che interrompono una mini-crisi, dopo tre sconfitte consecutive, ma rischiano grosso nel computo generale delle occasioni che la gara ha offerto. La Lazio ha rischiato solo in due occasioni, con buone parate di Strakosha, ma ha prodotto, come cifra di gioco, più soluzioni, più organizzazione di squadra e poteva colpire in più di un frangente. Con un po’ più di cinismo, di cattiveria agonistica, la Lazio poteva portare a casa la posta intera e sintomatico è stato l’umore dei giocatori, a fine partita, delusi dall’aver perso due punti, piuttosto che compiaciuti per essere usciti imbattuti da S.Siro.
In serata vittoria in trasferta della Juventus a Verona per 1-3, Matuidi, Caceres, Dybala (2), molto sofferta al di là del punteggio per merito degli scaligeri che hanno giocato una gara puntigliosa, molto attenta, concentrata, ma non avendo nessun “fenomeno” davanti hanno ceduto a metà ripresa sotto i colpi del talento argentino.
Da segnalare la curiosa coincidenza del VAR che ha cambiato le prime decisioni arbitrali a favore di Lazio e Roma, rigore per i laziali e rete di Florenzi per i giallorossi, correggendo, giustamente, le prime imputazioni; rimane sempre il fatto che non DEVE esserci discrezionalità nel deciderne l’uso.
Un’ultima annotazione: il commosso addio di Paolo Cannavaro che ha salutato la serie A proprio all’Olimpico davanti al suo vecchio mister Di Francesco.
La prossima settimana intermezzo di Coppa Italia con gli ultimi due quarti tra Napoli-Atalanta e Juventus-Torino, prima dell’inizio del girone di ritorno tra il 5 ed il 6 gennaio e poi la sosta di due settimane con la ripresa al 20 gennaio.
Buon Anno a tutti i nostri lettori.