Niente di più errato perché i Campioni uscenti hanno demolito i clivensi all’ora di pranzo per 0-4, doppio Morata, Alex Sandro e Pogba, ed i partenopei hanno asfaltato i toscani per 5-1, Paredes per il momentaneo vantaggio empolese, Higuain, Insigne, aut. di Camporese e doppio Callejon.
Ormai è un solco profondo quello scavato dalle due compagini che hanno ulteriormente guadagnato sulla Fiorentina, 0-0 a Marassi contro il Genoa, in attesa del derby milanese di questa sera che avrebbe un certo significato solo con l’eventuale vittoria dell’Inter.
Nelle sei partite di oggi ben tre 0-0, oltre a quello di Genova reti bianche anche in Torino-Verona ed Udinese-Lazio, mentre il Bologna di Donadoni inguaia seriamente la Samp di Montella vincendo al Dall’Ara per 3-2 con rigore decisivo di Destro all’87’.
La Lazio ha perso un’occasione ghiotta per accorciare le distanze in vista dell’Europa non sapendo sfruttare per oltre 50’ la possibilità di giocare con l’uomo in più per l’espulsione per doppia ammonizione di Danilo; pressione sterile dei biancocelesti che hanno avuto parecchio possesso palla ma senza che i giocatori più talentuosi, Keita e Candreva, tentassero mai la giocata uno contro uno per godere della superiorità.
Nel finale espulso anche Matri, subentrato a Djordjevic, che ha protestato istericamente contro il quarto uomo per un fallo non fischiato ai suoi danni. La fragilità caratteriale dei laziali ha fatto sì che anche Cataldi e Milinkovic, diffidati, sono stati ammoniti per falli o proteste sciocche e pagheranno con l’assenza mercoledì sera nel match contro la capolista Napoli.
Da segnalare che dopo appena tre minuti è stato costretto ad uscire il neo-acquisto Bisevac per un problema muscolare, sostituito da Mauricio; della serie “almeno prendeteli sani, non necessariamente forti”!
Una Lazio in piena emergenza per la 24° di campionato tenendo presente anche degli infortuni di Biglia e Radu assolutamente non recuperabili; sarà un banco di prova tremendo per il mister Pioli che mai come stavolta dovrà inventarsi una formazione accettabile.