Occasione buttata alle ortiche da parte dei biancocelesti che hanno denotato, ancora una volta, una mancanza di “cattiveria agonistica” in una partita che li ha visti sprecare innumerevoli opportunità. Il Milan si è presentato all’Olimpico senza Paletta,Kucka, Romagnoli, Antonelli oltre ai lungodegenti Bonaventura e De Sciglio e nonostante tutto ha retto l’impatto contro una Lazio che ha giocato si, ma senza l’istinto omicida; i princìpi di gioco conferiti da Montella sono validi e questo si era visto già mercoledì scorso a Bologna addirittura vincendo con due uomini in meno.
Anche Inzaghi ha dato alla sua Lazio un canovaccio ben preciso, uno spartito tracciato, peccato che alcuni interpreti si specchiano troppo ed alla fine si perdono punti preziosi.
Ribadisco che non è colpa del tecnico, che anzi sta facendo numeri straordinari per come era iniziata la stagione; bisogna solo chiedere (alla società) il perchè, ormai da una decina d’anni, non si prendano quei giocatori “cattivi”, magari non molto tecnici, che però ti portano a casa i risultati, con le buone o con le cattive.
Un’ultima considerazione consentitela al vostro cronista, in riferimento all’evento che si è registrato a Cagliari ieri sera prima della gara tra i rossoblu e la Juventus. Mi riferisco alla consegna del “Collare d’Oro”, massimo riconoscimento nello sport da parte del Coni, al grande Gigi Riva. La cerimonia è stata personalmente eseguita dal Presidente dell’ente Giovanni Malagò che si è spostato, da Roma, proprio per omaggiare l’ex cannoniere del Cagliari e della Nazionale, atteggiamento molto apprezzato dallo stesso Gigi.
Riva, per quelli della mia generazione, è stato una sorta di “eroe omerico”, un moderno Achille o Aiace o Ulisse, aiutato da un fisico scultoreo, naturale, e da un incedere sul campo dirompente, un campo su cui il nostro eroe ha lasciato due gambe per le fratture di tibia e perone subite con la Nazionale; non a caso Gianni Brera coniò il soprannome “Rombo di Tuono”. Grande emozione e grande ringraziamento anche da chi non è sardo ma che ha vissuto, in età adolescenziale, la favola di un atleta serio ed onesto.
Ecco la classifica, aggiornata a stasera:
Juventus, 60; Roma, 53; Napoli, 51; Inter e Atalanta, 45; Lazio, 44; Milan, 41; Fiorentina, 40; Torino, 35; Sampdoria 33; Chievo, 32; Udinese, 29; Cagliari, Bologna e Sassuolo, 27; Genoa, 25; Empoli, 22; Palermo, 14; Crotone, 13; Pescara, 9.