Roma, 10 settembre 2017 – “Nomen omen” dicevano i padri latini tanto cari a Lotito, ma nel caso di Immobile si sarebbero sbagliati alla grande. L’attaccante della Lazio tutto è meno che statico, come farebbe pensare il cognome. Si muove, suggerisce il passaggio, fa gli assist ai compagni (splendido quello per il 4-0 di Luis Alberto) e segna. Perché poi, alla fine, questo è quello che deve fare un attaccante: i gol. E lui al Milan gliene fa tre (il primo su rigore, gli altri su azione), diventando così il protagonista della domenica del pallone. Tre reti con le quali ha demolito i rossoneri ed esaltato la sua Lazio, alla fine vincitrice per 4-1, che molti hanno sottovalutato e che, invece, dopo tre giornate è seconda con 7 punti insieme al Torino (passato a Benevento per 1-0 con gol di Falque al 92’), alle spalle del trio di testa Juve-Inter-Napoli, tutte a punteggio pieno a quota 9.
I nerazzurri battono 2-0 la Spal a S.Siro con un rigore di Icardi e il gol di Pericic, il Napoli passa a Bologna per 3-0 grazie a Callejon, Mertens e Zielinski. Per gli azzurri 3 vittorie con 3 gol all’attivo.
Vincono per la prima volta in campionato la Fiorentina (5-0 a Verona), il Cagliari (1-0 al Crotone nel suo nuovo stadio, la Sardinia Arenas, con gol, e non poteva essere diversamente, del sardo Sau, protagonista di una favola bellissima), l’Atalanta (2-1 al Sassuolo con reti di Cornelius e Petagna) e l’Udinese, che ha battuto 1-0 il Genoa con gol di Jankto.
Classifica: Juventus, Inter, Napoli 9; Lazio, Torino 7; Milan, Sampdoria 6; Bologna, SPAL 4; Atalanta, Cagliari, Chievo, Fiorentina, Roma, Udinese 3; Crotone, Genoa, Verona, Sassuolo 1; Benevento 0.
Roma e Sampdoria 1 partita in meno