Atalanta è campione d’Italia?
Roma, 31 gennaio 2019 – Lunedì scorso la nostra testa titolava “Per fortuna c’è l’Atalanta“, con riferimento alla straordinaria rimonta sulla Roma: da 0-3 a 3-3.
In prospettiva dell’imminente match di semifinale di Coppa Italia contro la Juve, ancora l’articolo affermava che la Juventus – pur vincendo, soprattutto in Italia, non praticava un gioco decente : “Il panorama calcistico italiano è dominato da una squadra, la Juventus maestra del
non gioco, ovvero del più stucchevole “possesso palla”. “Attraverso questa tattica stucchevole e sterile si propone con successo in Italia di arrivare al gol ed a infinite vittorie affidandosi alle superiori qualità tecnico atletico dei suoi innumerevoli Assi fra cui fa spicco il Re dei Re Cristiano Ronaldo.”,
Quanto accaduto ieri a Bergamo, conferma le tesi di cui sopra.
Quanto alla Roma, il suo crollo progressivo dall’arrivo degli americani del business- calcio, è sotto gli occhi di tutti ed è stato ripetutamente e senza timidezze qui denunciato e spiegato da chi segue il calcio con passione e disinteresse.
Il risultato di1-7 subito a Firenze è nell’ordine naturale delle cose. Che notizia è ?
La Roma “Americana” ha svenduto (o,forse, ha venduto bene perché ha lucrato molto!) il suo meglio rinunziando a campioni quali Salah (Liverpool), Nainggolan (Inter), Scherzeny (Juventus,) Gerson (Fiorentina), Romagnoli (Milan). Un gruppo che – sebbene pessimamente guidato e gestito dall’obsoleto, ma pagatissimo, Spalletti – faceva la differenza. E che , soprattutto era orfano anticipato di Totti silurato antisportivamente prima del tempo .
Un vero harakiri sportivo dettato da interessi economici (il contratto milionario) e dalla gelosia e egocentristica del falso mito Spalletti.
La Roma atttuale – che si fa seppellire sotto una valanga di reti dalla Fiorentina del saggio Pioli (altro genio tecnico-calcistico sulla falsariga di Gasperini ), è ormai ridotta a rango di provinciale che deve fare cassa svendendo campioni e afferrando in giro presunti talenti da lanciare in Serie A per poi rivendere.
Questo è il compito di Di Francesco. Tutto quello in più che si può offrire al pubblico giallorosso è tutto da verificare. Ma è, comunque, poca roba rispetto alla competitività passata marcata Sensi.
Invece l’Atalanta va!
Juventus e Roma (le presunte Grandi od ex Grandi) quanto valgono in realtà rispetto alla formazione di Gasperini?
Si devono inchinare, almeno per quanto riguarda il confronto diretto.
Quattro volte si sono incontrate quest’anno fra Campionato e Coppa Italia.
Il bilancio : contro la Juve: 2-2 in campionato, il giorno di Santo Stefano; 3-0 in Coppa Italia. Reti segnate : 5-2 per Zapata, Gomez e compagnia cantando.
Con la Roma in campionato : due pareggi 3-3 Per le reti 6-6.
Atalanta dunque imbattuta contro le “storiche” grandi.,
Perché? Casualità? La palla è rotonda…
Su queste righe si è già abbondantemente risposto. Un ritornello i che i sordi non vogliono.
Il segreto del perché una squadra che, senza soldi, sta (e rimane ) ai vertici è nel manico. Quello che impugna Gian Piero Gasperini (ed anche altri giovani e meno giovani tecnici italiani) fra cui senz’altro Pioli, in fase di crescita.
La ricetta è semplice ed antica . Riguarda tutti i giochi di squadra.
In sintesi: più ti diverti più rendi.
Il suo sviluppo storico attuale lo inizio l’Olanda di Joham Cruyff con il calcio totale. Divenne la regola di Barcellona e del calcio spagnolo vincente e divertente. Con Guardiola grande cantore.
Le contromisure tattiche hanno condotto allo stucchevole e noioso sottoprodotto “possesso palla”, sterile ed improduttivo che ripose in evidenza le qualità tecniche dei campioni quali Ronaldo e la eccezionale rosa bianconera. Vessillifera la Juventus di Massimiliano Allegri,
Gasperini ha trovato la chiave per andare oltre. Se togli il fiato ai campioni. Se li obblighi a giocare a ritmi vertiginosi. Se gli togli spazio di manovra e di pensiero, buona parte del gioco è
fatto. La Grande ha gli artigli smussati ed anche i Ronaldo trovano difficoltà ad indirizzare a rete. La Juventus contro l’Atalanta non è riuscita a fare un tiro in porta. Gli interventi del modesto portiere atalantino sono stati essenzialmente sui cross alti. Per il resto…
In conclusione, tutto ciò a patto che quando hai conquistato la palla , sai che cosa farci: 6 reti alla Roma; 5 alla Juve!
Facile a dirsi ma a farsi?
Gasperini ha scoperto (o forse l’ha sempre saputo), che un calciatore professionista, se lasciato libero di giocare ed interpretare, migliora il suo quoziente tecnico in modo decisivo. Non solo, migliora, anche atleticamente. Perché divertendosi, avverte meno fatica, neanche in allenamento. Ovvero l’avverte di meno; o si abitua ad essa senza perdere lucidità e concentrazione.
Così che è in grado di aggredire senza pause l’avversario per 90 minuti, appannandone l’azione. Rincorrendolo dappertutto ed obbligandolo a sbagliare come è successo a Rugani ed ad altri juventini in occasione dei tre gol atalantini.
Questo pressing a tutto campo, attraverso il “gioco” lo ha effettuato contro la Juve per 90 minuti e senza distinzioni di ruoli. Gomez (1,70 m.) un gigante e così tutti gli altri illustri sconosciuti, sempre in grado di riproporsi in chiave offensiva corale elegante ed efficace, una volta ristrappata la sfera agli avversari.
Certo, la palla rimane sempre rotonda.
Talvolta le cose si mettono di traverso. Gasperini, infatti, ogni anno deve rifare una squadra nuova, panchina compresa, nonchè automatismi e mentalità che necessitano di
tempo. Però al mese di gennaio non è male quello che l’Atalanta è!
Meditare, gente, meditare!