Roma, 18 gennaio 2021 – Con 8 punti in 5 partite Ballardini ha rivitalizzato il Genoa, che da quando è tornato lui ha ricominciato ad essere una vera squadra.
Compatto, mai disordinato, tenace, voglioso, puntiglioso. Con il ritorno dello “zio Balla” il vecchio Grifone è tornato lui. Quello pugnace e sanguigno che abbiamo sempre conosciuto.
Come ha dimostrato anche a Bergamo, dove nel corso del primo tempo sarebbe potuto pure passare in vantaggio.
E come aveva dimostrato in Coppa Italia, sul campo della Juventus, alla quale aveva rimontato due gol finendo poi con il perdere 3-2 solo ai supplementari.
Ma la prestazione c’era stata tutta, anche da parte dei tanti giovani che erano scesi in campo al posto dei titolari, tenuti a riposo proprio in vista del viaggio a Bergamo.
E poi i risultati parlano chiaro: dal ritorno di Ballardini il Genoa ha subito vinto a La Spezia e in casa con il Bologna e ha pareggiato a Marassi con la Lazio e a Bergamo.
L’unica sconfitta è stata quella in casa del Sassuolo.
Il Genoa, dunque, ha fatto i 6 punti che doveva fare contro due dirette concorrenti per la salvezza e ha fermato con merito due delle prime squadre della classifica.
Con “zio Balla” in panchina, poi, Destro ha cominciato a segnare e Shomorudov è esploso. Tanto che a tratti è sembrato un vero e proprio trascinatore.
Insomma, sotto la Lanterna si sta assistendo ad una trasformazione che, ad un certo punto, sembrava impensabile per il derelitto Genoa di Maran.
Al quale va comunque data la forte attenuante del Covid che l’ha devastato nei primi due mesi di campionato.
Tutto merito di Ballardini, allenatore silenzioso e a volte un po’ retrò. Che somiglia sempre più a Toni Servillo e che è di una concretezza spaventosa.
Proprio come Strootman, che a Bergamo ha esordito alla grande fermando Ilicic e dando il suo notevole apporto di grinta e determinazione alla squadra.
E senza questa concretezza il Genoa non sarebbe mai riuscito a inchiodare sullo 0-0 quella macchina da gol che risponde al nome di Atalanta.
Grazie a Ballardini, che con Preziosi si è preso, lasciato e ripreso (sperando che ora non si lascino più), il Genoa si è messo quattro squadre alle spalle.
Certo, la classifica è cortissima, ma con la “cura Ballardini” si ha l’impressione che la salvezza non sia più quel sogno irraggiungibile che sembrava prima del suo ritorno.