Il club torinese non finisce di stupire assieme anche all’allenatore che si è prescelto strappandolo a Milano.
Tutti ricorderanno due recenti episodi di malcostume calcistico davanti a grandi platee: Olimpico di Roma, Derby, sceneggiata di Strootman che si tuffa a terra fingendosi colpito dal panchinaro laziale Cataldi per nascondere di averlo irrorato d’acqua; Juventus Stadium di Torinio; termine di Juve-Inter; si scatena attorno all’arbitro Rizzoli una autentica gazzarra che si conclude con l’espulsione dell’interista Perisic e la di lui susseguente squalifica assieme a quella del capitano interista Icardi, reo di aver preso a pallonate l’arbitro.
In quelle circostanze sostenemmo che per superare il malcostume imperante fosse necessario l’intervento delle tre componenti che muovono i fili del calcio (e dei ricchi calciatori professionisti) dirigenti-manager, media, tifosi.
A proposito dei fatti di Juve-Inter, “www.attualità.it” ebbe a scrivere “….non è sufficente studiare ed applicare sanzioni più severe. Occorre che le tre componenti di cui sopra invertano la rotta. Le Società multando, i tifosi pretendendo che i giocatori siano sempre a disposizione senza incorrere in squalifiche evitabili; ed i media denunciando i rei anzichè elevarli a modello di comportamento……..”
Per gli accadimenti di Roma-Lazio rilevò:” ….Avrebbe dovuto essere lo stesso allenatore ad invitare l’autore di questa atto pusillanime ad uscire dal campo ed a sostituirlo. O, perlomeno, avrebbe dovuto stigmatizzare, assieme alla società, a bocce ferme…….”.
Bene, sarà un caso, ma è come se la Juventus si sia ispirata a questo invito.
Per la prima volta in Italia un allenatore, una società, per giunta alla vigilia di un match che vale una stagione, decide di adottare una misura così forte e drastica. Allegri e Juventus, a braccetto, non hanno badato soltanto all’immediato, ma hanno guardato soprattutto al futuro. Capendo che si continua a cedere davanti al malcostume si va a finire nel baratro. Una società come la Juve, la prima in Italia, ha la responsabilità di fornire l’esempio, deve essere un modello a cui ispirarsi. Deve dare segnali forti, costi quello che costi.
Sotto questo aspetto, quanto accaduto alla vigilia della partita contro il Porto ha un valore enorme non solo per quanto riguarda il calcio di vetrina ma soprattutto verso la base che va dai campetti di periferia , ai giovani e giovanissimi, raggiungendo tutti dai bar agli stessi media.
Dunque, grazie Juventus, grazie Allegri che hai avuto anche il coraggio di criticarti per esserti lasciato andare ed ad automultarti per beneficenza. Ed anche TANTISSIMI IN BOCCA AL LUPO!