Roma, 11 giugno 2023 – Le lacrime di Ranieri a promozione appena conquistata spiegano tutta la tensione e la gioia dell’impresa che ha compiuto quest’anno in Sardegna.
Dove era tornato spinto dall’amore e dalla riconoscenza per il Cagliari, che aveva creduto in lui quando era ancora all’inizio della carriera di allenatore.
Perché quando era tornato sulla panchina del Cagliari questo era ai margini della zona playoff, quasi fuori dai giochi per la promozione.
Ma lui, con la sua calma, la sua sapienza calcistica, il suo essere Claudio Ranieri, è riuscito a ricompattare l’ambiente e a riportare il Cagliari in A dopo una sola stagione in B.
Ad aiutarlo nell’impresa è stato un altro “vecchio” leone del nostro calcio, Pavoletti, che Ranieri ha messo dentro nel finale, quando era costretto a vincere, perché lo 0-0 promuoveva il Bari.
E allora, nonostante fosse ancora infortunato, dentro l’uomo-gol d’area di rigore, che ha ordinato ai suoi di servire con i cross dalle fasce.
E su uno di questi eccolo il gol di Pavoletti, quello della promozione. Un gol da centravanti vero, che ha regalato a Ranieri, al Cagliari, alla Sardegna la Serie A.
E poi tutti ad esultare sotto i tanti tifosi arrivati fino in Puglia, davanti ai quali Ranieri ha compiuto la seconda impresa della sua splendida serata.
Quella di farli smettere di esultare prendendo in giro i baresi padroni di casa, invitandoli solo ad incitare il suo Cagliari.
Grazie mister Ranieri, perché lei continua ad insegnare calcio ed educazione a tutti.
Ad avercene come lei, non solo sul campo, ma anche nella vita di tutti i giorni.