Quindi, campionato ancor socchiuso con il Napoli a quattro punti di distanza.
Per quanto si è visto in questi giorni sia nel disastro di Juventus e Roma in Champions che nelle successive vicende di campionato, tutto può ancora succedere dato il caos tecnico tattico imperante nel calcio attuale nostrano, dove le grandi stentano a trovare una dimensione tattica moderna mentre le piccole hanno scoperto, grazie ad allenatori capaci, che praticando pressing e gioco corto spagnolo, puoi fare delle brutte sorprese ai club più economicamente attrezzati siano essi italiani come la Juve o di proprietà straniera come Roma, Inter e Milan.
In mezzo ci sono Napoli e Lazio che, grazie ai loro moderni e talentuosi tecnici, Sarri ed Inzaghi, sono riusciti ad attrezzare squadre dal modulo di gioco moderno che accresce il tasso tecnico dei giocatori.
Al Napoli, manca, però, una rosa adeguata.È evidente che, contro squadre con corazzieri come il Chievo, che alzano barriere, il trio dei piccoletti Insigne-Mertens- Callejon, non riesce a forare. Solo la presenza finale di Milik ha permesso al Napoli di riuscire a colpire di testa qualche cross. Comunque, il fattore più limitante per il Napoli, rimane l’impiego a terzino sinistro di Mario Rui. Non è dignitoso schierare in campo , un difensore alto 1,70 cm per 67 chilogrammi di peso. A meno che non sia talentuoso e potente come Marcelo, ma non è certamente il caso del portoghese.
Non è dunque un caso se dietro alla Juventus e al Napoli, è la Lazio che ha raggiunto la Roma e sorpassato l’Inter. I biancoazzuri sono gli unici a fare un figurone nelle Coppe Europee.
In questa giornata di campionato ancora non conclusa sta apparendo evidente che le cosiddette Grandi non sanno più che pesci prendere. La Roma è ancora in cerca di identità e perde in casa con la Fiorentina risistemata da Pioli. L’Inter le prende dal Toro mentre la Juve è riuscita a far diventare il Benevento forte come il Barcellona.
Per batterlo, allo Juventus Stadium ha dovuto richiamare dalla panchina Higuain – non bastando i soliti gol di Dybala – e giovarsi di un calcio di rigore per un fallo su Mandzukic non apparso così evidente. Allegri ha anche tentato di mettere su una difesa senza Chiellini e Barzagli con il risultato si prendersi un paio di sganassoni anche dal fanalino di coda.
Insomma, non c’è da stare molto ‘Allegri’!
Il calcio italiano è nel PALLONE! ma alla fine regala qualche emozione in più. Se le vittorie da casa non se le porta più nessuno.