Roma, 4 aprile 2018 – Leggi Barcellona-Roma 4-1 e pensi che non c’è stata partita. Invece il punteggio è davvero troppo severo per i giallorossi, che non hanno giocato male, ma che sono stati molto sfortunati.
Basti dire che le prime due reti del Barcellona sono state … autoreti. Di De Rossi al 38’ e di Manolas (su rimpallo sfortunatissimo) al 55’. Basti aggiungere che il terzo gol, di Pique, è arrivato su corta respinta di Alisson al 59’ e che il quarto (87’) è stato un regalo di Gonalos a Suarez, che in Champions non segnava da tredici mesi.
In mezzo a tutta questa grazia per il Barça troviamo un rigore clamorosamente negato alla Roma per fallo di Semedo su Dzeko al 9’, quando si era ancora sullo 0-0 e un altro che ci poteva stare al 42’, per fallo dello stesso Semedo su Pellegrini proprio sulla linea dell’area.
Quindi il gol divorato da Perotti ad inizio ripresa (e sarebbe stato l’1-1) e le due grandi parate di Ter Stegen su Defrel e Perotti poco prima della rete di Dzeko (80’).
Insomma, la Roma non è stata travolta, ma è stata vittima di una partita strana, decisa dagli episodi, tutti favorevoli al Barcellona e dalla sua ormai consueta propensione allo spreco sotto porta. Peccato, perché si poteva arrivare al ritorno del 10 aprile con qualche speranza. Così, invece, la Roma è praticamente eliminata e il Barcellona è in semifinale.
Amarissimo e critico, verso il direttore di gara, il commento di Dzeko ai microfoni di Canale 5: “L’arbitro deve avere il coraggio di dare un rigore anche contro il Barcellona, perché siamo tutti e due ai quarti e lui deve essere imparziale. Ora ripartiamo dalla Fiorentina, una partita importante, perché se vogliamo giocare la Champions anche il prossimo anno non dobbiamo più perdere punti in campionato”.