Roma, 12 agosto 2020 – All’89’ l’Atalanta era qualificata alla prima semifinale di Champions League della sua storia.
Al 95′ era fuori dalla competizione.
Incredibile a scriverlo e a raccontarlo, ma è andata proprio così.
All’inizio dei minuti di recupero concessi dall’arbitro i bergamaschi erano in vantaggio per 1-0 sul PSG grazie al gol segnato da Pasalic al 26′; alla fine di questi si ritrovavano sconfitti per 2-1 ed eliminati dal torneo.
A ribaltare il punteggio a favore dei parigini sono stati i gol realizzati da Marquinhos proprio al 90′ su assist di Neymar e da Eric Maxim Choupo al 93′ su assist di Mbappe’, mandato in campo da Tuchel solo nel secondo tempo.
Peccato, davvero peccato, perchè l’Atalanta non aveva affatto sfigurato di fronte ad avversari ben più quotati di lei, che tra le loro file schierano assi come Neymar (al quale Sportiello si è opposto da gran portiere) e lo stesso Mbappe’.
A pensare al modo in cui questa eliminazione è arrivata fa male, molto male, ma a vedere quanto è riuscita a fare la squadra di Gasperini nel corso di questa lunga annata, non si può far altro che batterle le mani.
In fondo non era lei, tra le squadre italiane, che era partita con l’obiettivo di vincere la Champions! Dopo l’eliminazione dei bergamaschi, delle nostre formazioni impegnate nelle coppe europee resta in corsa solo l’Inter, che lunedì 17 agosto affronterà gli ucraini dello Shaktar Donetsk nella semifinale di Europa League.