Roma, 1 giugno – Il Liverpool vince la sua sesta Coppa dei Campioni/Champions battendo 2-0 il Tottenham in finale. I gol sono di Salah su rigore al 2’ (il penalty è stato assegnato dopo appena 16 secondi per un fallo di mano dissennato di Sissoko) e di Origi sul finire del match. Lui che è entrato dalla panchina e che era stato già decisivo contro il Barcellona. Una favola nella favola, la sua. In mezzo alle due reti tanto controllo da parte del Liverpool, poco Tottenham e le solite parate di Alisson, uno dei valori aggiunti dei Reds. Così, dopo Sarri, anche Klopp non è più un perdente di successo. Mette in bacheca la sua prima Champions dopo le tante finali che aveva perso in carriera e riporta il Liverpool sul tetto d’Europa. Se lo merita, perché un allenatore bravissimo, è un grande comunicatore e sa sempre come tirare fuori il massimo dal gruppo che ha a disposizione. Tra i migliori in campo il già citato Alisson e il monumentale Van Dijk. Un giocatore meraviglioso che, non a caso, è stato votato il migliore della Premier di quest’anno.