Roma, 09.12.2020 – Agli Ottavi di finali per Champions League, delle 16 squadre, ne sono già state promosse 12 a conclusione dei sei gironi di qualificazione, fra cui Juventus (prima nel suo girone) e Lazio, seconda.
Le altre 4 squadre si sapranno questa sera, sulla base degli esiti della Europa League. Giocano anche Atalanta ed Inter.
Il sorteggio, avverrà il 14 dicembre.
La distribuzione degli accessi sembra corrispondere adeguatamente ai valori calcistici effettivi espressi dal calcio europeo professionistico.
Gli esiti di questa prima parte dell’avventura delle due italiane in Champions erano alla vigilia abbastanza scontati: Juve già promossa; alla Lazio bastava un pareggio contro il Brugges.
BARCELLONA-JUVENTUS
L’attenzione era forte soprattutto sulla sfida di Barcellona fra i due giocatori più grandi del periodo post Pelè e post Maradona.
Checchè ne ritenga qualche celebrato opinionista, nel vuoto silenzioso del Camp Nou, la Juventus, a ben vedere, ha vinto 3-0 la partita ma Messi ha vinto complessivamente il confronto individuale.
Il Barcellona non è più il superclub di campioni internazionali.
La crisi politica ed economica in cui versa la capitale della Catalogna e la sua economia, ha comportato la svendita dei suoi assi.
Anche l’ultima riconferma di Leo Messi è stata travagliatissima. Praticamente è rimasto solo lui e l’ormai opaco Griezmann.
Attualmente il Barcellona di 26 scudetti, fulcro della Nazionale spagnola, del modello tecnico-tattico ispano-olandese “Guardiola”, è nono nel campionato spagnolo e a 12 punti dall’Atletico Madrid.
Non c’è stato confronto ieri sera fra la Juve – finalmente messa in ordine da Pirlo – ed una squadra di seconda categoria, per giunta già qualificata.
Le emozioni sono tutte arrivate perchè Messi ha fatto di tutto per non perdere il confronto con Ronaldo, giocando a tutto campo come non si era mai visto.
Solo contro tutti. Senza assistenza , ne seguito per risalire la corrente di una Juventus che, dopo 20 minuti era in vantaggio per 2-0 con Ronaldo in gol, per giunta su un rigore benignamente a lui concesso.
Eppure c’è voluto un Buffon dei tempi migliori – che per lui non sono ancora finiti (43 anni a gennaio) – per arrestare le personali ed instancabili iniziative dell’asso argentino.
Ronaldo ha realizzato su rigore le reti numero 133 e 134 in Champions!!!.
Queste, assieme a quella realizzata dall’americano Mckennie – imbeccato dal Maestro Quadrado – qualificano la Juventus di Pirlo testa di serie in luogo del Barcellona.
LAZIO DOMINA MA RISCHIA
Qualificata, ma da seconda, anche la Lazio. Impresa storica perchè non riusciva da 20 anni a raggiungere questo i traguardo.
A dire il vero, ce l’ha messa tutta per non raggiungerlo. Ancora una volta stava per fare harakiri.
Le bastava un pari, ma ha giocato per vincere, giustamente. È andata in vantaggio presto, al 12′, grazie ad una incursione insidiosa di Luis Alberto ribattuta dal portiere e messa in rete da Correa.
La Lazio conduce, ma Reina non blocca un tiraccio inoffensivo e regala il pari dopo pochi minuti.
Un incidente di percorso in una squadra che potrebbe realizzare una goleada per il gioco espresso, giocatori tecnicamente giusti e non solo ubbidienti, pedine tattiche come Patric e Caicedo.
Quindi Ciro Immobile si guadagna il rigore del 2-1 e la Lazio gestisce sicura il proprio vantaggio, con manovre piacevoli e leziose, compiaciute come le capita spesso, ma subisce il 2-2.
Ci sono giocatori splendidi nella Lazio, fra cui svetta uno per cui anche il calcio professionistico è un gioco.
Un gentleman, capace di altissimi momenti agonistici e di classe pura: Luis Alberto Romero Alconchel.
Per un ennesimo violento fallo belga da rosso, lo abbiamo visto in Tv, da capitano, esprimere all’arbitro turco Cakir la richiesta di intervento ma solo allargando le braccia e sopraccirglia.
A dire, mentre il ferito laziale era rantolante a terra: “Signor arbitro non le sembra sia troppo indulgente? Capisco che abbia già dato in precedenza il giallo ma il troppo stroppia!”
Non subito ma al 38′ Edward Sabal verrà, comunque, espulso per doppia ammonizione.
La Lazio continuerà a dominare ed a pareggiare, ma non a realizzare.
Ed al 92′, il Brugges a porta spalancata, da pochi metri centrerà la traversa.
I biancoazzurri, dopo 20 anni, realizzano il miraggio avanti in Champions.