Al San Paolo gli Azzurri di Sarri hanno approcciato nel migliore dei modi la gara mettendo in seria difficoltà i campioni uscenti che apparivano straniti e poco organizzati rispetto ai padroni di casa, tant’è che il vantaggio di un goal, realizzato da Mertens, era troppo poco rispetto alla mole di gioco espressa.
La differenza però tra una squadra che si sta costruendo, che si sta abituando ai grandi palcoscenici ed una compagine abituata a giocare a certi livelli, che significa anche e soprattutto saper gestire le ansie e le pressioni, sta proprio nell’esatto momento in cui una piccola sbavatura viene punita dal campione di turno; così ad inizio ripresa bastano cinque minuti al capitano dei “blancos” Sergio Ramos per infilare con due perentori stacchi di testa Reina, frutto di due palle inattive da calcio d’angolo, poi a completare l’opera l’ex juventino Morata per l’1-3 finale.
Magra consolazione per gli uomini di Sarri il caloroso abbraccio del San Paolo, che ha apprezzato lo sforzo dei propri beniamini, chiamati ora, insieme alla società, a proseguire nel cammino intrapreso per la crescita del club.
Nell’altro ottavo ennesima frenata dell’Arsenal che crolla clamorosamente in casa contro la corazzata di Carlo Ancelotti, anch’essa dopo la piccola illusione del primo tempo chiuso in vantaggio per 1-0. La ripresa è stata un massacro per gli inglesi, che subiscono il pareggio su rigore con espulsione di Koscielny e mollano definitivamente per il definitivo 1-5.
Domani altri due ottavi con Barcellona-Paris Saint Germain e Borussia Dortmund-Benfica, mentre giovedì appuntamento con l’Europa League con l’ultima “italiana”, la Roma, negli ottavi contro il Lione in terra di Francia.