Champions League. Notte da Lupi. La Juve pareggia a Lisbona
La doppietta di uno strepitoso El Shaarawy e il gol di Perotti firmano il 3-0 della Roma sul Chelsea.
Roma, 31 ottobre 2017 – La Roma gioca una delle partite più belle della sua storia, che vince per 3-0 contro il Chelsea, imbrigliato dai giallorossi, tutti bravi. Meglio degli altri gli esterni alti El Shaarawy (un campione vero, non ci stancheremo mai di ripeterlo) e Perotti, autori non solo dei gol della vittoria, ma anche di una partita strepitosamente bella. Al 1’ il “Faraone” segna una rete meravigliosa che porta subito in vantaggio la Roma, al 37’ raddoppia con un tocco “alla Maradona”, mentre al 63’ è Perotti a fare il 3-0 con un gran tiro dal limite. Con questa vittoria magnifica la Roma sale in testa al girone con 8 punti, il Chelsea resta a 7, mentre il clamoroso 1-1 di Madrid tra l’Atletico e il Qarabag lascia gli spagnoli a 3 e gli azeri a 2. In pratica la Roma è quasi qualificata (a meno che non perda le due partite che le restano da giocare, a Madrid e in casa con il Qarabag) e nessuno lo avrebbe immaginato al momento del sorteggio. Merito di Di Francesco (l’allenatore giusto al posto giusto) e di un gruppo di giocatori che sta acquisendo sempre più convinzione e autostima. La Roma non poteva celebrare in modo migliore la sua partita numero 300 nelle coppe europee, considerando anche quelle minori oggi abolite.
La Juventus, invece, sembra involuta, anche se strappa l’1-1 sul campo dello Sporting Lisbona grazie ad un grande secondo tempo. Nel primo, però, è un disastro. Lo Sporting lo chiude in vantaggio per 1-0 grazie al gol di Bruno Cesar, mentre i bianconeri appaiono in totale confusione. Nel secondo si riprendono e trovano il pareggio con il 30mo gol nelle coppe europee di Higuain su assist di Cuadrado. La squadra di Allegri resta al secondo posto nel girone a quota 7 punti alle spalle del Barcellona, capolista con 10 punti.
Domani sera Napoli-Manchester City (20.45, diretta Tv su Premium). Per gli azzurri di Sarri è già da dentro o fuori. Per sperare di andare avanti devono solo vincere, ma l’ostacolo è di quelli altissimi.