Roma, 20 maggio – La Juventus, come tutte le grandi squadre del mondo, sente l’odore del “sangue” ossia la possibilità di rendere la stagione attuale memorabile in aggiunta all’ennesimo scudetto conquistato ed alla possibilità di giocarsi un’insperata finale di Champions.
La Lazio vuole togliersi una soddisfazione in un’annata che comunque vada rappresenta qualcosa di inaspettato, frutto, come più volte ricordato, di un miracolo a cielo aperto firmato in primis dal suo allenatore Stefano Pioli.
Il pronostico è molto incerto non tanto per l’allocazione della gara che si svolge all’Olimpico di Roma, quale sede istituzionale come capitale d’Italia ed alla presenza del Capo dello Stato, quanto per l’aspetto tecnico che ha visto ridursi tra le due squadre il “differenziale” d’inizio stagione.
Nelle due sfide di campionato la Juventus ha dominato la partita di andata vincendo fuori casa con un perentorio 3-0, mentre al ritorno pur vincendo per 2-0 non ha dato quel senso di stra-potere precedentemente mostrato e questo in virtù della crescita della Lazio che ha preso coscienza delle proprie possibilità in corso d’opera.
Partita secca che sarà giocata senza troppe alchimie mentali o tattiche perché da una parte la Juventus avrà il pensiero alla Champions addirittura 17 giorni dopo e la Lazio, seppur condizionata dall’imminente derby di lunedì 25 maggio da dentro o fuori per la qualificazione champions, ha dimostrato per mentalità del suo allenatore, di concentrarsi su un avversario alla volta, senza troppi calcoli; da questo punto di vista una crescita considerevole, in ottica europea, visti i vizi italici di cercare sempre scuse per ogni partita.
Certo la Juventus è favorita anche se dovrà fare a meno di Marchisio e Morata ma ha più volte dimostrato, in ultimo con l’Inter lo scorso sabato, che chiunque giochi, per il fatto di indossare quella maglia subisce una scarica adrenalinica impressionante.
La Lazio risponde con l’assenza di Biglia ed i freschi recuperi di Gentiletti e De Vrij e può opporre, per quel che conta, una buona tradizione relativamente a partite di Coppa Italia.
Quindi, tornando al titolo, siamo convinti che sarà una gara molto combattuta e farà sicuramente piacere obbligare lo sponsor tecnico a fregiare le nuove maglie per la prossima stagione di un tondino…..tricolore!