Il presidente del Napoli promette rinforzi e tira le somme della stagione degli azzurri, secondo lui da 8 in pagella.
È stata una bella mattinata per il presidente del Napoli Aurelio De Laurentis, premiato con la laurea honoris causa in Lettere all’American University Of Rome alla presenza del ministro dei Beni Culturali Franceschini e del presidente del Coni Malagò. Un’occasione nella quale si è parlato, ovviamente, anche del Napoli e del calcio italiano in generale.
“Fatemi dire subito che sono vicino alla famiglia di Ciro Esposito e che per questa triste vicenda mi resta l’amarezza di una prevenzione che poteva essere effettuata come quando giocammo con la Juventus e che, invece, non c’è stata – esordisce il presidente – Serviva un’attività di intelligence sulle tifoserie locali che non amano i tifosi del Napoli, come sanno tutti. Purtroppo il futuro non dipende da noi e la responsabilità oggettiva delle società è ridicola. Governo, Federcalcio, Lega e Coni si mettano seduti intorno ad un tavolo e in tre secondi risolveranno le cose. La legge Melandri è la più grossa boiata che ci è capitata, il Viminale risolva una volta per tutte il problema degli ultrà. Lo dico anche a Renzi”.
Poi si passa a parlare di cose più piacevoli, ovvero della sua squadra, che ha vinto la Coppa Italia ed è arrivata terza. “Il Napoli è stato protagonista di un’ottima stagione e merita un bell’8 in pagella – sostiene De Laurentis – purtroppo abbiamo avuto qualche infortunio che ci ha impedito di fare meglio e anche molte partite in più della Roma. Ecco perché non siamo riusciti ad arrivare secondi. Chissà quanta strada avremmo fatto in Champions con tutti i giocatori a disposizione”.
In questo periodo si rincorrono le voci di mercato (specie quella che vorrebbe Behrami ormai vicinissimo all’Inter) e De Laurentis le commenta così: “Al momento nessuno è in partenza, ma non è che il nostro destino in Champions dipenderà solo da Behrami. Lottiamo in Europa da cinque anni, abbiamo vinto due volte la Coppa Italia. Siamo partiti dalla Serie C e oggi siamo l’unico club in Italia che rispetta il fair play finanziario. E poi vi dico che miglioreremo la squadra, ma senza quella bulimia e frenesia che hanno i giornalisti e i tifosi. Abbiamo preso Higuain, Mertens e Callejon, ne prenderemo un altro, ma non possiamo fare una squadra di undici Mascherano. Benitez lo conosce e lo stima e noi ci stiamo lavorando, ma la trattativa è difficile e comunque tra due anni il giocatore ne avrà 32. Non vi sembrano troppi?”.
L’impressione, dunque, è che il Napoli cercherà di prendere Mascherano, espressamente richiesto da Benitez, ma senza fare follie.