Roma, 13 dicembre 2017 – Si gioca Milan-Verona di Coppa Italia, ma le “attenzioni” del Meazza sono tutte per lui, Gigio Donnarumma. Fischi, insulti e uno striscione più che eloquente: “Violenza morale 6 milioni all’anno e l’ingaggio di un fratello parassita? Ora vattene la pazienza è finita!”.
È lui il bersaglio della contestazione della curva sud rossonera e di tutto il Meazza. E come dare torto ai tifosi che si sentono traditi dopo la lettera scritta dal portiere alla società per accusarla di avergli fatto firmare il rinnovo del contratto con pressioni morali pesanti? I tifosi, non dimentichiamolo mai, sono quelli che con i loro soldi finanziano il baraccone calcio e se li tradisci per andare a prendere qualche centinaio di euro in più da un’altra parte (quando già ne prendi 6 milioni dove giochi) poi non ti devi lamentare o piangere se ti prendono a fischi e lazzi. O se ti chiamano “Dollarumma”.
Poi c’è stata la partita, vinta 3-0 dal Milan con i gol di Suso al 22’, di Romagnoli su assist di André Silva al 30’ e di Cutrone al 10’ del secondo tempo.
Nell’altro ottavo di oggi la Fiorentina ha battuto 3-2 la Sampdoria a Firenze con un finale al cardiopalma, dopo che Babacar (4’) aveva portato in vantaggio i viola e Barreto aveva segnato l’1-1 per la Samp. Nel secondo tempo i rigori di Veretout e Ramirez fissavano il 2-2 e all’89’, quando i supplementari di là da venire, ecco il colpo di scena: Simeone viene lanciato sulla destra e Murru ne interrompe l’azione con il braccio. L’arbitro Abisso ricorre al Var per capire se il fallo è dentro o fuori area e questa sentenzia il secondo rigore per i viola. Veretout segna e regala i quarti alla Fiorentina, che incontrerà la vincente di Lazio-Cittadella di domani sera.