Roma, 17 giugno 2021 – Gli azzurri sono già qualificati per gli Ottavi degli Europei di calcio. A Mancini basta pareggiare il prossimo match contro il Galles per vincere il Girone.
Decima partita senza subire reti.
L’Italia tutta ha la conferma solare di avere a disposizione una squadra da record come non ne ha mai avuta prima.
Una squadra che , a giudizio di www.attualita.it, contava 6 autentici fuoriclasse alla vigilia degli Europei.
Dopo le prime due partite – ai vari Donnarumma, Spinazzola, Barella,Insigne Immobile, Berardi – deve aggiungere Manuel Locatelli.
Quale altra Nazionale può contare su 7 autentici campioni su undici giocatori ?
Sopratutto quando gli altri quadri vantano il calibro di Giorginho, Bonucci, Chiellini,Di Lorenzo?
Sia chiaro, la Svizzera, come la Turchia, non è sbarcata all’Olimpico quale vittima sacrificale dei 16 mila spettatori.
Il dottor Vladimir Petkovic – che alla guida della Lazio vi ha vinto una Coppa Italia – ha presentato una formazione coriacea , aggressiva, dotata.Capace di far pressing ossessivo, oppure rinchiudersi a riccio ,senza lasciare spazi.
Eppure, quasi magicamente, ma lucidamente, il primo tempo è stato un susseguirsi di manovre azzurre ben congegnate sulle due fasce del campo: protagonisti i soliti, Spinazzola, Berardi, Insigne con conclusioni fallite di poco.
Al 18′ arriva anche il gol. Su calcio d’angolo di Insigne e legnata sottomisura di Chiellini.
L’arbitro russo Karasev prima convalida. Poi, su segnalazione del Var, annulla per un mani discutibile del Capitano Coraggioso.
Non bastasse, 4 minuti dopo, lo stopper azzurro deve alzare il braccio per chiedere la sostituzione: una contrattura alla coscia. Più jella di così!
Entra Acerbi , un altra grande sicurezza, ma la congiura sembra imperversare.
L’Italia crea, si diverte, gioca, ma non riesce a violare la rete di Sommer. In particolare è Immobile che non riesce a trasformare l’ottimo lavoro preparatorio.
Questa Italia creata da Mancini ha un merito speciale che è anche una garanzia assoluta.
Non si limita all’accademia, al fraseggio corto, moderno, al tocco di classe e di prima intenzione, al rilancio del gioco partendo da Donnarumma.
In questa Italia tutti sanno come sacrificarsi.
Gli attaccanti, anzichè assistere da lontano a situazioni che non li coinvolgono direttamente, sono capaci di rincorse forsennate per sostenere momenti di inferiorità numerica.
Lorenzo Insegne è il più fulgido esempio di questa umile disponibilità al sacrifico: tocchi da maestro, ma impegno strenuo.
Una partecipazione emotiva autentica nello spirito di attaccamento alla bandiera non esibizionistico.
Uno dei momenti più emotivamente significativi della partita è stato lo scoramento di Ciro Immobile per le numerose occasioni mancate nel primo come nel secondo tempo.
Un piccolo dramma personale. Con riflessi sulla squadra ed in particolare per un napoletano come lui, Lorenzo Insigne.
All’86’ Insigne era in panchina sostituito da Chiesa. Finalmente Immobile va a segno realizzando la più difficile occasione della sua partita: un tiro da una trentina di metri di sinistro che si è infilato preciso nell’angolino della porta svizzera.
La rete del definitivo 3-0 . Liberatoria per il bomber cui ritornava il sorriso.
La gioia di Insigne – napoletano, mai insieme in un club – è stata tale che , incurante di regole e protocolli, si è lanciato in campo per appendersi al collo dell’amico.
Una immagine che la dice lunga su questa Italia e sulla solidità della sua attuale essenza.
Anche Chiellini ha trascorso dal 23′ la sua partita in panchina con il ghiaccio sulla coscia.
Ripagato dopo solo due minuti da una segnatura davvero emblematica dei valori tecnici della squadra.
Azione che parte dalla difesa azzurra in verticale. Con Locatelli che dal centrocampo, al volo, lancia Berardi largo sulla destra.
Il nuovo mancino Gigi Riva del calcio italiano, imbeccato giusto dal collega del Sassuolo, parte alla sua maniera e si incunea velocissimo nell’area svizzera fino ad avere tempo e spazio per servire all’interno, con il piede destro..
Un assist perfetto indirizzato a Locatelli che conoscendo qualità ed abitudini del collega di tutti i giorni, puntuale,dopo il passaggio era scattato verso la porta svizzera. Rete di piatto. Un azione tutta made in Sassuolo targato De Zerbi.
Una rete capolavoro che richiama due considerazioni su 2 importanti personaggi mal valorizzati. La prima riguardante il 23 enne Manuel Locatelli: Lumbard cresciuto fra Atalanta e Milan.
Esordio rossonero in ‘Serie A’ a 18 anni. Poi mandato in prestito al Sassuolo Ceduto definitivamente due anni fa per 10 milioni di Euro più bonus. Ora è conteso fra Inter e Juventus.
Quanto a De Zerbi, inventore della realtà Sassuolo, il prossimo anno allena lo Shacktar Donetsk, Ukraina!
E l’Italia? Si capisce perchè Mancini (e la Federcalcio) sta facendo miracoli!
All’Olimpico, comunque, il gol di svantaggio non ha piegato la Svizzera che ha mantenuto l’impostazione difensivistica per tutti i 45 primi minuti. Nonostante i tentativi di Shaqiri (ex Inter) di operare in contropiede.
Nessuno intervento degno di nota di Donnarumma.
Nella ripresa Petkovic capita l’antifona , cambia impostazione ma capitola nuovamente ancora per la bravura del gioiello lombardo che dalla distanza piazza un sinistro rasoterra dove Sommer non riesce ad arrivare.
Si è sul 2-0 e Donnarumma non è stato ancora maI impegnato!
Lo farà per ben due volte, in maniera decisiva, al 63′. Se non altro per rammentare quel fenomeno che lui è.
Il raggiungimento della rete di sicurezza, placa gli ardori azzurri e lascia Mancini libero di giostrare i suoi con l’innesto dei vari Toloi, Chiesa, Cristante, Pessina .
Soprattutto permette ad Immobile di ritovare la serenità. Mancini (gran psicologo) infatti, non lo sostituisce con Belotti.
Il 3-0 che segue il 3-0 contro la Turchia, scherzosamente sembra quasi prospettare una nuova modalità : “Chiamate Roma 3-0, 3-0!”.
Chissà! Vedremo con Italia-Galles!!