Roma, 25 giugno – Primi verdetti nella prima giornata degli ottavi agli Europei 2016.
Finita la fase a gironi sono iniziate le partite da dentro e fuori, per la gloria o per un triste ritorno a casa.
Nel primo pomeriggio storica qualificazione a Saint-Etienne della Polonia che batte la Svizzera ai rigori, punteggio finale 6-5 per i polacchi, dopo l’1-1 ai 120’.
Blaszcykowski, ex Fiorentina, ha portato in vantaggio i suoi verso la fine del primo tempo consentendo ai propri compagni di fare una gara solida ma poco appariscente; di converso gli svizzeri di Petkovic hanno prodotto qualcosa in più raggiungendo ad otto minuti dalla fine gli avversari con un Eurogoal, una volta si diceva così, di Shaqiri.
L’ex interista, sempre a metà tra l’essere un fuoriclasse o un normale giocatore, ha tirato fuori dal cilindro un colpo straordinario che ha fatto ricordare il Van Basten di Euro ’88.
Nella lotteria dei rigori errore decisivo dello svizzero Xhaka e gloria per la Polonia. Come pure altrettanta gloria e storica qualificazione per il Galles che in un’orrenda partita alle 18 a Parigi ha battuto per 1-0, in un derby britannico, l’Irlanda del Nord.
Un’autorete di McAuley nella seconda parte della ripresa ha condannato i volenterosi nord-irlandesi che in un verdetto pugilistico avrebbero almeno conquistato un pari.
Massimo risultato col minimo sforzo e Dragoni ai quarti venerdì prossimo contro la vincente di Belgio-Ungheria.
Alle 21 la gara più attesa tra Croazia e Portogallo, 0-0 nei tempi regolamentari, e “crack” dei lusitani che al 117’ trovano il jolly, 0-1, con una vecchia conoscenza interista: Ricardo Quaresma.
La partita è stata bloccata tatticamente per ben 115’ con tutti i talenti delle due formazioni intenti a non sbagliare le proprie giocate, ma di fatto non producendo nessun tiro nelle due porte.
All’improvviso si sono scatenati Pjaca, entrato al 110’ al posto del deludente Rakitic, e Perisic il quale con un colpo di testa prende il palo e sulla successiva ripartenza tiro di Ronaldo, respinto corto da Subasic, e ribattuta di testa di Quaresma.
A completare il commento c’era un clamoroso rigore su Nani nel secondo tempo e poi l’ennesima riprova che nei momenti topici non serve aver fatto un grande girone eliminatorio, serve bensì la capacità e la tradizione di andare a vincere dove conta.
Il Portogallo ora affronterà la Polonia giovedì a Marsiglia nella parte del tabellone meno nobile.
Domani altre tre partite con alle ore 15 Francia-Eire, alle 18 Germania-Slovacchia ed alle 21 Ungheria-Belgio.