Roma, 1 febbraio 2018 – È ufficiale, la giunta nazionale del Coni ha designato Roberto Fabbricini commissario straordinario della FGCI (Federazione Italiana Gioco Calcio).
Giovanni Malagò, presidente del Coni, gestirà la Lega Calcio mentre Alessandro Costacurta è vicecommissario e si occuperà dell’area tecnica, la zona più in crisi del mondo calcistico italiano.
Completano la squadra l’avv. Angelo Clarizia, nel ruolo di vicecommissario mentre il prof. Massimo Proto ordinario di diritto privato, che si occuperà degli statuti e regolamenti e Alberto De Nigro, già presidente del collegio dei revisori dei conti del Coni, la parte amministrativa.
La riunione della giunta è stata molto breve, neanche un’ora. Giusto il tempo per ascoltare la linea proposta dal presidente Malagò e approvarla.
Si tratta di una squadra eccellente che fonda le sue basi su tre punte.
Giovanni Malagò che si occupa, con la sua managerialità, di gestire i presidente della lega.
Roberto Fabbricini, attuale segretario generale del Coni, è il commissario straordinario. Ha tutto per soddisfare il suo ruolo. Ha un’esperienza unica: è stato sportivo praticante in atletica leggera ad ottimi livelli. Maestro dello sport, diplomato nel 1970. Nel Coni ha percorso in lungo e largo tutto il cammino importante intervenendo in ogni settore fino a quando nel 2013 Malagò lo ha voluto al suo fianco come segretario generale. Fabbricini è stato più volte capo missione olimpica, vicecommisario straordinario della Federnuoto, ed in campo calcistico ha difeso per anni la porta della nazionale giornalisti. Il mandato di Fabbricini è di 6 mesi, entro i quali dovrà anche arrivare a mettere al vertice della Federcalcio un presidente espressione di questo sport.
La terza punta dello schieramento è Alessandro Costacurta. L’uomo giusto al posto giusto. Da ex azzurro e milanista, è attualmente opinionista televisivo, ha le idee molto chiare su quello che è chiamato a riformare ovvero sia l’area tecnica cominciando dal ct a proposito del quale ha rifatto il nome di Roberto Mancini, senza ignorare le eventuali altre possibilità che il ricco patrimonio tecnico italiano mette a disposizione. Ma il punto forse più importante di questo programma approvato dalla giunta nazionale del Coni è quello relativo alla situazione delgli stranieri. “Domenica ho visto una partita a Milano a livello di primavera. Ho visto giocatori bellissimi. Tanti talenti che non mancano certo nel calcio italiano. Il problema è il trasferimento di questi giovani dallo stato di juniores a quello professionistico effettivo, di livello. Li ci si inceppa, sulla possibilità di questi giovani trovino impiego in squadre importanti”. È qui che si deve lavorare.
Gli ha fatto eco il presidente Malagò a nome della giunta, sostenendo che questa revisione della libertà di circolazione degli extracomunitari in Italia, da tempo è stata avviata già nel basket e bisogna seguire questo esempio.
Ricapitolando, nei prossimi giorni vedremo il lavoro della squadra diretto a lavorare sulla questione dei tanti stranieri. Iniziamo a occuparci della crescita dei giovani talenti italiani che sono tanti e possono rimettere il calcio italiano in piedi in breve tempo.
Ovviamente, nella riunione, non si è parlato di VAR (Video Assistant Referee), argomento che verrà affrontato in un successivo momento.