Roma, 25 dicembre – Il destino di Spalletti e quello della Roma sembrano di nuovo combaciare. Dai numerosi (forse troppo) rumor della Capitale, infatti, emerge proprio la sua figura per la panchina della squadra giallorossa, ormai da molti considerata occupata abusivamente da Garcia.
Per il tecnico francese, stando ai si dice, dovrebbe essere finita e il futuro romanista diventerebbe un ritorno al passato, con quel mister toscano di Certaldo che tanto bene ha fatto nei precedenti cinque anni trascorsi nella Capitale.
Il suo arrivo (o meglio, ritorno) sulla panchina giallorossa potrebbe concretizzarsi subito, nel caso di un’altra brutta prestazione della squadra a Verona contro il Chievo alla ripresa del campionato dopo la sosta (mercoledì 6 gennaio, ore 15.00), oppure a giugno, quando a Garcia verrà comunque dato il benservito. Per Spalletti, infatti, sarebbe pronto un contratto di un anno e mezzo nel primo caso, di due anni nel secondo.
Ma visto che ormai il futuro sembra delineato, ci chiediamo, non sarebbe meglio fare il cambio durante questa lunga sosta di Natale, anziché aspettare la ripresa del campionato? In questo modo si darebbe più tempo a Spalletti per impostare la squadra come vuole lui e non si andrebbe avanti, inutilmente, con un allenatore sfiduciato di fronte ai giocatori e, di conseguenza, con meno potere e autorità nei loro confronti. Cosa che, tra l’altro, sembra già in atto da giugno, quando la dirigenza cambiò staff medico e preparatori atletici e non convocò Garcia alla famosa riunione dirigenziale di Londra dove si decise come costruire la squadra per la stagione in corso. E i risultati, finora non certo entusiasmanti, sono sotto gli occhi di tutti.
Sbagliare è umano, perseverare è ottuso, più che diabolico!