Garcia ed Allegri smontano Juventus-Roma
I due tecnici cercano di tenere bassa la pressione “Non è decisiva, è solo una partita su 38” ammette il francese, a cui poi, però, scappa che “chi vince avrà un vantaggio”…
Torino, 4 ottobre – Intervistati nelle consuete conferenze stampa pre-partita, il tecnico della Juventus Max Allegri ed il leader della Roma, Rudi Garcia, hanno espresso pubblicamente la loro opinione sulla partita di domani, lo spareggio anticipato per il titolo tra bianconeri e giallorossi allo Juventus Stadium. Alle 18 di Domenica, infatti, i campioni d’Italia ed i pretendenti al titolo capitolini si affronteranno in una partita che potrebbe dirla lunga sulle aspirazioni delle due squadre e, forse, su un possibile cambio delle gerarchie rispetto allo scorso anno; appaiate a 15 punti e con un ruolino di solo vittorie, le due compagini in testa al campionato hanno ottenuto risultati differenti solo in Champions League, dove la Roma ha vinto e pareggiato (con CKSA Mosca e Manchester City) e la Juventus ha battuto il Malmoe per poi arrendersi, mercoledì sera, al Vicente Calderon contro i Campioni di Spagna dell’Atletico Madrid.
Proprio sul discorso dei campioni si focalizza Garcia, che preferisce elogiare il fatto di aver affrontato “i Campioni di Russia, i Campioni d’Inghilterra” e di essere ora pronto ad “affrontare i Campioni d’Italia, prima di affrontare i Campioni di Germania. E’ qualcosa di fantastico, facciamo questo mestiere per queste sfide. Giocheremo con fiducia e ambizione. Ce la giocheremo per vincere, proprio come abbiamo fatto col City.”.
Se la Roma ha preso grande fiducia pareggiando a Manchester, la Juventus ha subito forse qualche critica di troppo per la sconfitta con l’Atletico. Allegri fa il punto sottolineando come “la squadra ha giocato con personalità, in campo dove giocare non era facile. Non è stata una bella partita, molto tattica, dove chi sbagliava perdeva. Però abbiamo affrontato l’Atletico Madrid con personalità, loro sono i Campioni di Spagna e per poco non diventavano i Campioni d’Europa, quindi non era un incontro facile. E poi una partita non vale una stagione, e se è di Champions non conta per il Campionato.”. Sul gol di Arda, Allegri precisa che “l’errore è stato corale, abbiamo ritardato la chiusura. Poi è stato bravo il giocatore dell’Atletico nel cross, spesso fai l’errore ma l’avversario sbaglia il cross e allora non succede nulla. Purtroppo in Europa i dettagli fanno la differenza.”. Tornando alla partita con la Roma, il tecnico livornese ha puntualizzato che “la Roma ha fatto un ottimo mercato, così come la Juventus. Certo la Roma ha margini di crescita, e solo alla fine del campionato sapremo quale delle due squadre sarà la migliore. Questa non è la Champions, dove ci sono tante componenti che possono indirizzare direttamente il risultato finale: è un campionato di 38 partite, dove, alla fine, vince sempre la più forte.”.
Garcia resta dello stesso parere e cerca di attutire la pressione sempre crescente in vista del match di domani ” Sono solo tre punti da guadagnare. Niente di più.”, ma si lascia sfuggire un significativo “certo chi vince avrà un vantaggio psicologico. Questo è innegabile, e sarà molto interessante.”, e torna sul discorso del gap minore con la Juventus rispetto allo scorso anno precisando che “sono passate solo 5 partite, anche se vincerne 5 di fila non è facile. Loro sono i favoriti, ed anche solo per buon senso non cambio idea. Domani, però, sapremo dire la nostra e andremo in campo per vincere: se arriveremo a 16 o 18 punti non cambierà tanto, anche se è ovvio che sarebbe meglio essere noi quelli avanti.”
Sul discorso dei singoli giocatori, Garcia ha a messo di temere in modo particolare Tevez, “il più decisivo della squadra”, mentre Allegri ha avuto parole melliflue per Totti, “uno che ha fatto la storia del calcio italiano, come altri 10 del livello di Baggio e Del Piero, sono giocatori che hanno molto in più rispetto agli altri. Garcia lo gestisce bene, ed è un giocatore che ha grandissima tecnica, affidabilità ed esperienza.”. Garcia si è augurato che la partita di domani possa essere “uno spot a livello internazionale per il calcio italiano, dopo gli eccellenti risultati nelle coppe europee”, mentre Allegri ha chiuso con una riflessione sul suo possibile passaggio sfumato, qualche tempo fa, dal Milan alla Roma “non ho mai rimpianti nella vita. Quando ho rifiutato ero sicuro di quello che facevo, anche se poi al Milan è andata come è andata. Ma magari, se avessi accettato la Roma, oggi non sarei qui alla Juventus…”