Voci di corridoio raccontano di un forte interessamento di un gruppo cinese al Genoa. Preziosi, al momento, non smentisce.
Genoa-Roma, ultima partita di campionato. A Marassi, tra gli altri spettatori, ci sono anche tre cinesi, che restano affascinati dall’atmosfera dello stadio più inglese che abbiamo. Il Grifone vince, la gente rossoblu esulta, la festa a Marco Rossi completa il quadro. Tutto molto bello, ma potrebbe esserlo ancora di più per il popolo rossoblu se le voci che si rincorrono da allora troveranno un fondamento. Quei tre cinesi, si dice, sarebbero stati gli emissari del gruppo che sta trattando con Preziosi l’ingresso in società. E qui arriviamo ai sussurri di venerdì 30 maggio, secondo i quali il presidente del Genoa avrebbe preso parte ad un summit in un albergo milanese con gli stessi cinesi interessati alla sua società. Allo studio l’ipotesi di acquisire da parte loro un trenta per cento delle quote societarie per poi allargarlo fino a rilevarne la maggioranza o, in seconda battuta, restare soci di minoranza. Preziosi, dal canto suo, non conferma né smentisce, ma spera che il matrimonio con i cinesi si compia e che avvenga nel minor tempo possibile. Tanto più che qualche settimana fa dichiarò: “Magari ci aiutassero a render più forte la società!”.
Il gruppo cinese con il quale starebbe trattando vanta interessi diversificati tra il settore dell’acciaio, quello della finanza e quello del petrolio. Enrico Preziosi ci è entrato in contatto sia per parlare del Genoa che della “Giochi Preziosi”. Così ci si trova di fronte ad una sorta di partita doppia con alcuni imprenditori cinesi del gruppo che potrebbero iniettare soldi freschi nelle casse del club e altri imprenditori cinesi, diversi dai primi, che potrebbero essere interessati all’azienda di giocattoli. In attesa delle smentite di rito, che in questi casi arrivano sempre per suonare, al contrario, come conferme, aspettiamoci sviluppi positivi o negativi delle trattative in corso entro i prossimi dieci giorni.