Un un’intervista esclusiva con il nostro giornale, il capitano del Genoa ci parla del gran momento che sta vivendo la sua squadra e del big-match di domenica contro la Roma.
Roma, 11 dicembre – Genova (rossoblù) per loro. È scontato dirlo ma è così, perché mai nel dopoguerra il Genoa si era trovato al terzo posto in classifica dopo 14 giornate e per di più giocando un calcio bello e spettacolare.
Probabilmente, in questo momento, il migliore della serie A.
Così il match casalingo di domenica con la Roma è diventato uno scontro al vertice inatteso e intrigante, del quale abbiamo parlato con il capitano rossoblu Luca Antonelli, figlio d’arte (il papà è Roberto, attaccante del Milan della stella con Liedholm e in seguito della Roma e dello stesso Genoa) e leader del gruppo rossoblu.
Allora Luca, il Genoa sta vivendo il momento migliore della sua storia nel dopoguerra e lei è il capitano di una squadra comunque destinata ad essere ricordata. Bello no?
“Magnifico. E impensabile fino a pochi mesi fa. Il mio è un ruolo importante, certo, ma all’interno di un gruppo di ragazzi straordinari e molto affiatati tra loro. Per queste loro qualità esserne il capitano per me è davvero un grande motivo d’orgoglio, così come sono molto orgoglioso del campionato bellissimo che stiamo disputando. In estate nessuno poteva immaginare che avremmo vissuto una stagione così. Merito, ripeto, di un gruppo affiatatissimo, in cui tutti stanno molto bene insieme e hanno una grande unità d’intenti. Lo dimostra il fatto che anche chi gioca meno, quando è stato chiamato in causa dal mister, ha sempre fatto benissimo. Stiamo davvero vivendo un sogno e vogliamo farlo durare il più a lungo possibile”.
Domenica arriva la Roma. A Marassi avete già battuto Juve e Milan e domenica scorsa Gasperini, scherzando, ha detto che ora potete provare a guardare ai primi due posti.
“Allora speriamo di continuare a scherzare anche noi come il mister. Certo l’impegno che ci attende è difficilissimo, perché a Marassi arriva una delle due squadre più forti del campionato e che, tra l’altro, gioca sempre benissimo. La Roma è fortissima, aggredisce sempre e cerca di imporre il suo gioco. Dopo l’eliminazione dalla Champions, poi, bisognerà vedere come reagirà, visto che ora punterà tutto sul campionato. Dunque penso che arriverà con molta aggressività e per noi l’impegno potrebbe essere anche più complicato di quello che potevamo pensare prima. Poi è vero pure che se fosse passata sarebbe arrivata sulle ali dell’entusiasmo… Non so, io quel tipo di partite finora non le ho mai giocate. In ogni caso, però, posso dire che ci stiamo preparando al meglio per fare bottino pieno e continuare a sognare. Proprio come abbiamo fatto prima di Juve e Milan. Sappiamo che sarà una partita difficilissima, ma proveremo in tutti i modi a vincerla cercando comunque di imporre il nostro gioco e confidando, come sempre, nel nostro pubblico, che per noi è sempre un’arma in più.
Con tre gol nelle ultime tra gare è diventato l’uomo copertina del Genoa. Non è che a quasi 100 partite in A in rossoblu (ne mancano 2) si è messo in testa di fare concorrenza a suo papà Roberto, che di ruolo faceva il centravanti?
“No, assolutamente. A casa non parliamo mai dei miei gol con papà. Ma, a proposito di questi, ci tengo a dire che sono solo il frutto degli schemi e degli angoli che proviamo durante la settimana in allenamento, dunque arrivano anche e soprattutto per merito dei movimenti di tutta la squadra, non solo dei miei. Ma ribadisco che molto più dei miei gol è importante aver battuto Juve e Milan, perché sono state vittorie indelebili, che resteranno scolpite per sempre nella storia del Genoa. Proprio come fu quella con l’Inter dell’anno scorso”.
Tra l’altro firmata sempre da lei…
“Già, un altro motivo d’orgoglio per me che sono brianzolo. Aver segnato ad Inter e Milan mi ha dato una grande soddisfazione. Sapesse quanti messaggi di congratulazioni ho ricevuto dai miei amici milanesi … Certo poi ne è arrivato anche qualcuno di insulti, ma fa parte del gioco”.
Vista la penuria di terzini sinistri che c’è sul mercato e la conseguente grande richiesta che c’è da parte delle grandi squadre, pensa e spera di ricevere a breve la chiamata di una di queste oppure le sta già bene essere il leader del Genoa, sia oggi che in futuro?
“Per me il Genoa è una grande, è la storia che lo dice. Lo affermo senza piaggeria verso i tifosi e con estrema sincerità: spero di rimanere qui il più a lungo possibile perché in rossoblu mi trovo benissimo. Poi lo sanno tutti che un giorno, in futuro, mi piacerebbe giocare nel Liverpool. L’ho già dichiarato tante volte in passato, è un sogno che ho da bambino e chissà che un giorno non si avveri. Intanto, però, mi godo questo Genoa straordinario, del quale sono stra-felice di contribuire a scrivere la storia”.