Genoa-Roma per pochi intimi
Tra assenze in campo e divieti di trasferta per i romanisti l’ultima di campionato a Marassi è diventata una partita per pochi privilegiati.
Come chiudere un campionato in tristezza.
È il caso di Genoa-Roma, una partita alla quale le due squadre arrivano senza problemi di classifica e che, per questo, poteva essere una festa di sport da fare vivere soprattutto ai bambini. Invece, per colpa dei soliti idioti che animano le nostre domeniche pallonare e delle esigenze tecniche legate ai Mondiali imminenti nonchè alle scorie di una stagione troppo lunga, assisteremo ad una gara che verrà giocata più dalle riserve delle due squadre che dai titolari, per di più di fronte ad un pubblico ridotto all’osso.
In seguito alle violenze che hanno preceduto la finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli, infatti, è stato annunciato l’obbligo di vendere i biglietti per la gara solo ai residenti in Liguria e il divieto di trasferta per i tifosi della Roma, possibili obiettivi di ritorsioni da parte degli ultrà genoani, gemellati a loro volta con quelli napoletani.
Una soluzione aberrante per una società che voglia definirsi “civile” e non “tribale”, che però le autorità preposte sono state costrette ad adottare per prevenire il rischio di incidenti anziché trovarsi, poi, a curarne le ferite. Rendiamoci conto tutti che così il nostro calcio non può continuare e che se seguiteremo a viverlo in tal modo, presto chiuderemo del tutto gli stadi e ci dovremo accontentare di vedere le partite alla tv.
Quanto al campo ricordiamo che entrambe le squadre giocheranno imbottite di riserve. Il Genoa per via dei tantissimi infortunati e squalificati con i quali Gasperini sta facendo i conti, ovvero Gilardino e Antonelli fermati dal Giudice Sportivo, Calaiò e Bertolacci dagli infortuni recenti, Cofie, Matuzalem, De Ceglie e Kucka da quelli più datati, nonché Marchese dalla pubalgia. Il tecnico rossoblù ha recuperato solo Portanova, Sculli e Sturaro, mentre per completare la panchina dovrà chiamare molti giocatori della formazione Primavera. La Roma, dal canto suo, si presenterà a Marassi senza Pjanic, già partito per il ritiro pre-mondiale con la Bosnia e probabilmente con gli altri giocatori che saranno impegnati in Brasile a riposo (De Rossi, Maicon, Torosidis, Gervinho e Destro). Spazio dunque a chi ha giocato meno come Taddei, al passo d’addio con la squadra che ha onorato per nove stagioni, Toloi (che vuole fare il possibile per essere riscattato, ma la Roma non intende pagare i cinque milioni stabiliti a suo tempo per tenerlo), Ljajic, Dodò e forse Jedvaj.
Peccato che Genoa-Roma sia finita così, perché nel lontano 1983 fu la gara che sancì un’amicizia molto duratura tra le due tifoserie, che quel giorno festeggiarono insieme i rispettivi traguardi: uno storico scudetto i giallorossi, la salvezza i rossoblu.
E peccato per lo spettacolo che avremmo visto in campo con le due squadre al completo, visto che sono state tra le poche, insieme alla Fiorentina e al Napoli, a giocare un calcio decente in un campionato altrimenti mediocre.