Champions League, Finale. Hala Madrid!

Roma,  3 giugno 2017 – C’è un antico modo dire che recita: “pensavo piovesse non che diluviasse”.

È quello che è successo stasera a Cardiff dove la Juventus ha visto svanire per l’ennesima volta la possibilità di vincere la Champions, abbattuta, è il caso di dirlo, dal Real Madrid per 1-4, reti di Cristiano Ronaldo (2), Casemiro, Asensio e Mandzukic.

Assolutamente meritato il successo degli spagnoli che hanno cambiato marcia nella ripresa dopo un primo tempo equilibrato e che anzi aveva visto la Juventus leggermente superiore e comunque sul punteggio di 1-1.

L’inizio del secondo tempo è stato subito di marca madridista, con la qualità del centrocampo blancos superiore per tecnica e personalità rispetto ai dirimpettai bianconeri; anche un leggero calo fisico ha forse favorito l’incedere degli spagnoli, perchè sia il vantaggio di Casemiro che il 3-1 di Ronaldo sono nati da sbavature di Dani Alves e Mandzukic che hanno favorito le penetrazioni del Real.

Come detto Kroos e Modric sono stati i veri signori del centrocampo, vincendo per distacco il duello con Khedira e Pjianic ma buone le prove anche di Marcelo ed Isco, uomo più in forma del Real nel finale di stagione con relativo sacrificio di un crac come Bale, peraltro proveniente da lungo infortunio.

Da parte juventina il migliore in senso assoluto è stato Mandzukic, autore di un goal spettacolare che, dopo appena sette minuti, aveva rimesso in carreggiata i Campioni d’Italia trafitti inizialmente da Ronaldo, mentre deludenti i “diamanti” Higuain e Dybala.

Se per il giovane trequartista siamo all’inizio di un percorso da predestinato, per il centravanti credo si possa dire che un conto è la realtà italiana ed un conto l’alto livello di una Champions, di una Coppa America o un Mondiale con finali tutte clamorosamente fallite; non può essere un caso……

Complimenti a Zidane, alla seconda Champions consecutiva conquistata, forte dell’esperienza tattica italiana maturata da giocatore e soprattutto dell’apprendistato vissuto, da tecnico, sotto l’ala protettiva di Carlo Ancelotti frettolosamente fatto fuori dal presidente Perez nonostante la conquista della decima Champions nel 2014 ed un profondo lavoro tattico su alcuni giocatori, su tutti il croato Modric.

Complimenti però anche ad Allegri che piano, piano si sta avvicinando a certi livelli e sta riportando nell’eccellenza europea la sua Juventus; due finali di Champions negli ultimi tre anni, dopo i tre Campionati e le tre Coppa Italia vinte lo stanno a dimostrare e bisogna insistere con un mercato competente e lungimirante per poter arrivare.

Siamo in chiusura stagionale con gli ultimi fuochi relativi alla nostra Nazionale che chiuderà con un’amichevole di prestigio contro l’Uruguay di Cavani e la qualificazione contro  Liechtenstein per il Mondiale di Russia del 2018, con un occhio al big-match di settembre a Madrid contro la Spagna.

Ancora loro…..

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