Il capitano del Napoli, intervenuto alla trasmissione “Radio Goal” di Radio Kiss Kiss, annuncia la sua permanenza in azzurro.
E’ un Hamsik felice e desideroso di continuare a vivere il suo ruolo di capitano del Napoli quello che oggi ha parlato a Radio Kiss Kiss della stagione che si chiuderà domenica in casa contro il Verona alle 20.45 e del futuro suo e della squadra. Un punto, quest’ultimo, che dissipa qualche dubbio che era sorto nei giorni passati sulla sua permanenza in azzurro. “Credo in questo progetto, ci sono tutte le condizioni per restare qui. E’ stato un orgoglio alzare la Coppa Italia da capitano” dice. E quando gli si chiede se quello che verrà sarà l’anno della sua definitiva consacrazione risponde: “Dipenderà dalla squadra. Se il gruppo vincerà lo scudetto si parlerà di crescita totale, altrimenti no. Io penso solo a giocare, fare bene e aiutare la squadra a vincere. Comunque voglio ribadire che quella sta per concludersi è stata una stagione positiva, nella quale abbiamo vinto un trofeo e siamo arrivati terzi, anche se potevamo fare di più in campionato. Resta comunque la qualificazione in Champions. Sono qui da sette anni e ho visto che la società ha sempre cercato di crescere di più e finora ci è riuscita. Speriamo di riuscire ad ottenere qualcosa di ancora più importante per l’anno prossimo”. A livello personale la stagione 2013-14 gli ha riservato luci ed ombre, con queste ultime dipese soprattutto dall’infortunio che ha patito. “Purtroppo un infortunio condiziona sempre il rendimento in campo di un giocatore, nonostante ciò, però, potevo dare di più. Ringrazio comunque i tifosi che mi sono stati lo stesso sempre vicini e spero di rivedere presto al San Paolo Ciro Esposito, vittima di una cosa bruttissima”. Infine due battute sui Mondiali ormai imminenti, che lui vedrà da spettatore: “Dispiace non esserci, vorrà dire che tiferò per i miei compagni. Tra questi spero che ci sarà Insigne, se lo merita per quello che ha fatto e io glielo auguro, perché potrebbe vivere una bellissima esperienza. Il Brasile è la mia favorita per il fattore campo, poi dico Spagna e Germania. Non l’Argentina, fermo restando che parliamo di una squadra fortissima”.