Il riscatto della Lazio passa dall’esplosione di Anderson
Dopo una stagione al di sotto delle aspettative, il centrocampista brasiliano promette ai tifosi biancocelesti l’annata del riscatto
Roma, 23 luglio – Era stato l’acquisto più sofferto e desiderato del mercato laziale 2013/4, la stella con cui Igli Tare e Claudio Lotito avevano voluto dare inizio al nuovo corso di una Lazio ormai dichiaratamente alla fine di un ciclo. Felipe Anderson, però, ha ampiamente deluso le aspettative biancocelesti, trovando poco spazio nella gestione Petkovic e fallendo molte occasioni durante il secondo regno di Reja: emblematico il rigore fallito in casa contro il Ludogorets, rigore che avrebbe permesso alla Lazio di andare avanti in Europa League, invece di fermarsi contro i modesti avversari bulgari.
Se è vero il detto, però, che vede vita nuova nell’anno nuovo, Felipe Anderson si presenta ai nastri della stagione 2014/15 con enorme entusiasmo. Il fantasista brasiliano, schierato nei primi giorni della gestione Pioli come interno di centrocampo, ha dichiarato ad Auronzo di Cadore di essere convinto di aver completato la sua annata di adattamento ad un calcio profondamente diverso da quello giocato in patria. “Voglio far vedere a tutti che questo potrà essere un grande anno per me e per la squadra” ha confidato Anderson, che poi ha continuato spiegando che il suo sogno è quello di arrivare ai Mondiali 2018 in rampa di lancio per un posto in nazionale, grazie a prestazioni positive e continue con la maglia biancoceleste. L’ex Santos ha poi chiuso con una considerazione sulla recente eliminazione del Brasile nel Mondiale casalingo: “Me lo ricorderò sempre come uno dei giorni più tristi della mia vita”. A lui le chiavi per lanciare due nuovi corsi: quello brasiliano e, soprattutto, quello laziale.