Appena tre giorni fa avevamo assistito ad un massacro nella gara di campionato ad opera dei bianconeri nei confronti dei nerazzurri mai in partita e sconfitti ancor più nettamente del 2-0 finale.
Tutto facile si diceva per i campioni d’Italia contro un Inter derelitta e sotto pressione sia da parte dei suoi dirigenti, Zanetti e Ausilio, che da parte dell’ambiente.
Invece, ed è il bello del calcio, tutto rovesciato con i milanesi padroni assoluti del campo ed una Juve intimorita ed incapace di ribattere le trame offensive dell’Inter convincente e determinata come mai in questa stagione.
Bene ha fatto Mancini a non esasperare i toni nei confronti dei suoi ragazzi rinunciando al ritiro punitivo e toccando le corde giuste sia dal punto di vista tecnico che morale.
La gara nei tempi regolamentari è finita 3-0 per l’Inter, doppietta di Brozovic e Perisic, con una super-parata di Neto al 90’ su Perisic ed una doppia super-parata di Carrizo al 120’ su Morata; nei supplementari, complice la stanchezza, l’intensità è minore ma le squadre cercano ugualmente di superarsi senza però non riuscire ad evitare la lotteria dei rigori.
Qui la Juve non sbaglia un colpo con Barzagli, Zaza, Morata, Pogba e Bonucci, mentre nell’Inter fatale l’errore di Palacio che colpisce la traversa.
Nel complesso Mancini trova conforto da una grande prova d’orgoglio dei suoi ragazzi, schierati tra l’altro in emergenza per le squalifiche di Murillo e Miranda, mentre la Juve, scampato il pericolo, troverà nella finale di maggio all’Olimpico di Roma il Milan di Mihajlovic.