Italia: da Mancini a Spalletti?

Il Ct della nazionale Roberto Mancini si è dimesso. Il suo erede sarà Spalletti?

Roma, 13 agosto 2023 – “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca” diceva Giulio Andreotti.

E noi, sulle dimissioni del Ct della nazionale Roberto Mancini appena annunciate dalla FIGC,  pensiamo male. Perché siamo maliziosi. E vi spieghiamo perché.

A giugno il Napoli vince lo scudetto e il suo condottiero, Luciano Spalletti, si dimette dall’incarico di allenatore senza che il presidente De Laurentis faccia obiezioni.

Strano, pensarono tutti, che Spalletti rinunci a fare la Champions e a godersi una stagione con lo scudetto sul petto.

Ma lui dice che ha bisogno di un anno sabbatico, nella sua Certaldo, che non è tanto distante da Coverciano, il Centro Tecnico Federale nei pressi di Firenze.

Poi, già ad inizio giugno, cominciano a circolare le voci che il Ct della Nazionale Mancini è stanco e vuole lasciare l’incarico.

E si arriva alle dimissioni di ieri, accettate dalla FIGC, che lo saluta con il solito comunicato di commiato:

“La Federazione Italiana Giuoco Calcio comunica di aver preso atto delle dimissioni di Roberto Mancini dalla carica di CT della Nazionale italiana, ricevute ieri nella tarda serata. Si conclude, quindi, una significativa pagina di storia degli Azzurri, iniziata nel maggio 2018 e conclusa con le Finali di Nations League 2023; in mezzo, la vittoria a Euro 2020, un trionfo conquistato da un gruppo nel quale tutti i singoli hanno saputo diventare squadra. Tenuto conto degli importanti e ravvicinati impegni per le qualificazioni a UEFA Euro 2024 (10 e 12 settembre con Nord Macedonia e Ucraina), la FIGC comunicherà nei prossimi giorni il nome del nuovo CT della Nazionale”.

E il primo nome che comincia a circolare per il suo sostituto è proprio quello di Luciano Spalletti.

Due dimissioni per una panchina? Chissà se a pensar male ci azzeccheremo oppure no.

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