Roma, 17 novembre 2018 – Finisce 0-0 il match contro il Portogallo che, se vinto, ci avrebbe proiettato al primo posto nel girone di qualificazione alla Nations League con la possibilità nel prossimo giugno di giocare in Italia la fase finale.
Buono il primo tempo con tanto possesso palla e fraseggio di qualità con i piedi buoni Verratti e Jorginho, forse con poca verticalizzazione e con un uso eccessivo dello sbocco a sinistra rispetto ad un immalinconito Chiesa poco sollecitato sulla destra; nonostante ciò la nostra Nazionale ha avuto almeno tre palle-goals di cui due maldestramente fallite da Immobile, stasera al centro dell’attacco coadiuvato da Insigne e Chiesa nel 4-3-3 di Mancini.
Ad un anno dal fallimento contro la Svezia, nello stesso 0-0 maturato, si sperava nella cabala perchè nel medesimo giorno di 25 anni fa proprio contro il Portogallo l’Italia di Sacchi, con una rete di Dino Baggio, centrava la qualificazione ai mondiali di Usa ’94 dove poi sarebbe arrivata seconda ai rigori contro il Brasile; corsi e ricorsi storici che non sempre si ripetono.
Ad ogni buon conto c’è una crescita nel gioco e nella mentalità della nostra Nazionale, con un’idea di gioco precisa e ottimi interpreti, anche in prospettiva, come Barella, Verratti e Chiesa.
Appuntamento a marzo con le gare che contano per partecipare ai prossimi europei.