Se la sono vista brutta i Campioni d’Italia al cospetto della corazzata bavarese, ma se c’è una qualità che i bianconeri hanno è che non muoiono mai e dopo essere andati sotto di due reti trovano le energie per riprendere un risultato che concede qualche possibilità in vista del ritorno tra tre settimane in Baviera.
Squadre quasi speculari con i ragazzi di Guardiola in campo col 4-1-4-1, l’ex Vidal davanti alla difesa con Muller, Robben, Douglas Costa e Thiago Alcantara sulla tre-quarti e Lewandowsky unica punta; la Juventus col 4-4-2, in difesa la coppia centrale Bonucci e Barzagli con Cuadrado, Marchisio, Kedira e Pogba sulla linea di centrocampo e Dybala e Mandzukic punte.
La grande sapienza tattica di Guardiola, unitamente all’alta qualità tecnica dei suoi giocatori, imbriglia la Juve e tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo i bavaresi colpiscono due volte dando la sensazione di aver già chiuso i giochi.
Ma lo spirito a cui facevamo accenno in premessa veniva fuori e con Dybala ed il subentrato Sturaro, al posto di Kedira, la Juve coglieva un insperato pari, con addirittura un paio di possibilità di fare il terzo goal.
Impresa dunque che darà ancora più consapevolezza e certezza dei propri mezzi agli juventini in ottica europea; vedremo piuttosto se l’enorme dispendio di energie psico-fisiche comporterà qualche sbavatura nel nostro campionato.
Domani sera ultimo atto dell’andata delle partite di Champions con Psv-Atletico Madrid e Dinamo Kiev-Manchester City, mentre giovedì avremo i verdetti definitivi dell’Europa League, per l’accesso agli ottavi, con le gare Tottenham-Fiorentina, andata 1-1, Napoli-Villareal, andata 0-1, Lazio-Galatasaray, andata 1-1.