Roma, 10 marzo 2017 – Al 95’ di una partita tirata e ben giocata da entrambe le squadre l’arbitro Massa e il suo assistente di porta Doveri, si prendono una responsabilità enorme assegnando un rigore molto dubbio alla Juve per un fallo di mano su cross di Lichtsteiner. Ma i difensori del Milan sono vicinissimi allo juventino e, se anche il tocco c’è, è vero pure che De Sciglio e Vangioni non possono tagliarsi le braccia e che nel movimento della loro corsa è inevitabile avere le braccia come le hanno loro.
È il 95’, le proteste del Milan fioccano, ma la decisione è presa e Dybala segna la rete della vittoria numero 31 della Juve allo Stadium, dove non perde da 33 partite.
Il rigore interrompe la serie sì del Milan, che durava da 5 gare. Eppure i rossoneri non hanno meritato la sconfitta, visto che hanno giocato una gara gagliarda e orgogliosa, sbloccata da Benatia al 30’ (per lui primo gol in maglia bianconera) e pareggiata dal Milan al 43’ con Bacca, al quarto gol nelle ultime tre presenze di campionato. Poi è salito in cattedra Donnarumma, che al 61’ devia sulla traversa una conclusione di Pjanic e che, prima del rigore di Dybala, evita il gol della Juve in almeno altre due occasioni.
Con questo successo i bianconeri si portano a +11 sulla Roma, impegnata domenica sera a Palermo (20.45).
Domani, sempre alle 20.45, l’altro anticipo, il derby Genoa-Sampdoria.