Roma, 14 maggio 2023 – La corsa per assicurarsi uno dei tre posti alle spalle del Napoli che valgono la qualificazione alla prossima Champions sembra il gioco di carte del ciapa no.
In cui vince chi fa meno punti e, dunque, tutti lo giocano per perdere, non per vincere.
Perché a turno tutte le pretendenti steccano, cosa che ci aiuta anche a capire come mai il Napoli è riuscito nell’impresa di vincere lo scudetto con sei giornate di anticipo.
Stavolta lo stop inatteso e stupefacente è toccato all’Atalanta (sconfitta a Salerno 1-0), al Milan (sconfitto 2-0 a La Spezia) e alla Lazio, fermata sul 2-2 in casa dal Lecce.
Diverso il discorso sulla Roma, che a Bologna si è presentata imbottita di giovani della Primavera perché i tanti infortunati che ha hanno ridotto la rosa all’osso.
E Mourinho, in vista della semifinale di ritorno di Europa League di giovedì a Leverkusen, ha giustamente tenuto a riposo alcuni dei titolari rimasti per puntare le sue carte su quella gara, più che su quella di Bologna.
Nella quale non è andata oltre lo 0-0 anche perché l’ineffabile arbitro Orsato ha ritenuto non punibili con il rigore due gomitate in faccia in area a Solbakken e Ibanez.
In questo turno hanno confermato le attese l’Inter (che ha travolto 4-2 il Sassuolo al Meazza) e la Juventus, che ha battuto 2-0 la Cremonese a Torino ma ha perso di nuovo Pogba, uscito in lacrime.
Sulla Juventus, seconda, però, incombe il giudizio sportivo dell’ultima settimana di maggio per le irregolarità che si presume abbia commesso e che potrebbe penalizzarla di 9 o 15 punti.
Cosa che potrebbe escluderla dalla corsa alla qualificazione in Champions.
Perciò il quinto posto potrebbe diventare buono lo stesso per entrare nella maggiore coppa europea. Un particolare che in questa corsa all’ultimo sprint non va sottovalutato.
Alla fine mancano tre giornate. La qualificazione alla Champions sarà conquistata da chi sbaglierà di meno da qui al 4 giugno, giorno in cui si chiuderà il campionato.
Ovviamente la situazione instabile della Juventus condiziona anche la corsa alla qualificazione alla prossima Conference League, che spetta a chi arriva settimo.
Se la Juve dovesse essere penalizzata in modo tale da essere esclusa dalla zona coppe, però, andrebbe in Conference l’ottava classificata.
E per conquistare questa piazza sono in corsa Fiorentina, Torino, Monza (appaiate a quota 49) e anche Bologna e Udinese, un po’ sotto.
Intanto la Fiorentina giovedì andrà a giocarsi la qualificazione alla finale della Conference di quest’anno a Basilea, dopo aver perso 1-0 in casa la gara di andata.