I Red Devils del nuovo allenatore Van Gaal vengono incredibilmente sconfitti in casa dai gallesi nella partita d’esordio della Premier League 2014/5
Manchester- “Let the drama begin” pubblicizzava la FA inglese fino a qualche minuto prima dell’inizio della Barclays Premier League 2014/5, ed italianizzando “drama” ad altro che ad un dramma vero e proprio (sportivamente parlando) non si poteva pensare; di dramma autentico si è trattato invece un paio d’ore dopo, con il Manchester United del nuovo allenatore Louis Van Gaal che ha aperto la stagione facendosi battere in casa dai gallesi dello Swansea.
I Red Devils non perdevano una partita d’apertura all’Old Trafford dal lontanissimo 1972 e, nonostante il calorosissimo benvenuto tributato dai tifosi all’ex tecnico dell’Olanda, la partita contro lo Swansea ha confermato tutte le paure del prepartita: con l’ex nazionale inglese Danny Mills a fare da Cassandra della situazione (“il Manchester United dovrà ritenersi fortunato se arriverà quinto” aveva rivelato ai microfoni della BBC), i timori di una squadra non all’altezza delle prime, eccezion fatta per i talenti di Rooney, Van Persie e Juan Mata, si è già parzialmente realizzata. Tra gli infortuni che hanno costretto il tecnico olandese a mandare in campo dall’inizio due ragazzi della Accademy (Tyler Blackett nel pacchetto dei 3 dietro e Jesse Lingard come mezzala), una forma fisica probabilmente ancora non all’altezza ed una formazione (il 3-4-1-2) lontana dall’essere ben automatizzata dagli uomini in campo, i Red Devills hanno subito la concretezza della squadra di Monk: nonostante le preoccupanti partenze di Michu, Chico e Ben Davies, infatti, i gallesi sono andati a segno nel primo tempo con Ki, solo e libero di finalizzare nell’angolo lontano l’assist di Dyer, resistendo fino all’intervallo. Van Gaal si è presentato nella ripresa con Nani al posto di Hernandez, passando ad un 4-2-3-1 molto più dinamico e grintoso: è stato proprio il capitano Rooney a trovare il pareggio, approfittando di una spizzata di Phil Jones, quindi lo stesso ex-Everton ha sfiorato il vantaggio su calcio piazzato. A diciotto minuti dalla fine, però, lo Swansea ha trovato il 2-1 grazie al sinistro del figliol prodigo Gylfi Sigurdsson, tornato a casa dopo il periodo trascorso al Tottenham. Il Manchester United ha rovesciato il cuore oltre l’ostacolo, cercando un pari solo sfiorato fino all’ultimo secondo, quando il colpo di testa di Smalling è finito alto sulla traversa del portiere ospite.
C’è tempo e modo per rimediare a questo scivolone, ma dopo la deludente annata dell’anno scorso che ha estromesso il Manchester United dalle coppe Van Gaal dovrà trovare la quadratura del cerchio prima possibile: un’altra stagione fallimentare all’Old Trafford potrebbe costare subito carissima anche ad uno stregone come lui.