Una bella storia di sport andata in scena a Salerno tra il presente della Lazio e il passato della Roma in occasione della finale di Coppa Italia della Lega Pro vinta dai campani.
La Salernitana ha vinto la Coppa Italia della Lega Pro pareggiando 1-1 in casa con il Monza, battuto all’andata in Lombardia per 1-0.
Ma la notizia, fermi restando i complimenti ai granata di Gregucci, è che lo ha fatto indossando una maglia celebrativa con sopra stampato l’autografo di Agostino Di Bartolomei, nel ventennale della sua scomparsa.
Il grande capitano della Roma del secondo scudetto, infatti, chiuse la sua carriera di calciatore proprio a Salerno, dove giocò dall’88 al ‘90. Da quelle parti, poi, rimase a vivere e lì decise di porre fine alla sua esistenza nella sua villa di S.Marco di Castellabate il 30 maggio 1994.
Il bel gesto per ricordarlo compiuto della squadra campana nel giorno della conquista del suo primo trofeo, acquista ancora più valore se consideriamo che il patron della Salernitana è Claudio Lotito, l’attuale presidente della Lazio.
Una bella storia di sport che meritava di essere raccontata e che ha aiutato tutti a ricordare un campione, in campo e nella vita, che dai tifosi delle squadre in cui ha militato, in primis quella giallorossa, è giustamente considerato un mito.