Lazio-Atalanta: occhio alla Dea della caccia!

Ancora un sabato sera per la Lazio, questa volta all’Olimpico, che affronta l’Atalanta nel secondo anticipo serale.

Roma, 13 dicembre –  Spesso nel calcio troviamo delle squadre che non necessariamente si identificano nel nome della città di appartenenza. Atalanta,che rappresenta la città di Bergamo, era un eroina della mitologia greca, bellissima donna, che decise di  non sposarsi mai consacrandosi alla dea della caccia, vivendo perennemente nella foresta. La squadra di calcio si è permeata di questa origine e   storicamente  la sua  identità è quella di compagine estremamente determinata, ostica da affrontare.

La Lazio, dunque, dovrà fare molta attenzione a dispetto di un turno di campionato, 15° giornata di andata, apparentemente favorevole in virtù di alcuni scontri diretti di squadre in lotta per l’Europa. Partita difficile, dicevamo, sia per “storia” che per qualche problema di formazione attuale.

Senza andare agli albori del calcio, negli ultimi 25 anni  le partite con l’Atalanta non sono mai state facili; negli anni  ‘89/’90 per ben due volte consecutive  gli “orobici” vinsero a Roma, mentre tra il ’92 ed il ’94 il “bergamasco” Signori contribuì a delle belle vittorie dei biancocelesti. Nel 2001  i nerazzurri atalantini imposero un meritato 0-0  alla Lazio scudettata, cogliendo l’ultimo successo nella scorsa stagione per 0-1 in un Olimpico deserto per la contestazione dei tifosi laziali contro il Presidente Lotito.

In merito alla formazione, moderato ottimismo di mister Pioli che valuterà nell’ultima rifinitura se rischiare sia Radu che Biglia, reduci in settimana da affaticamenti muscolari. L’ottimismo dell’allenatore biancoceleste è comunque suffragato dalla cifra tecnica e dal gioco che lo stesso mister ha saputo dare alla squadra, che comunque dispone di tutti i mezzi per ben figurare.

A livello di moduli confermato il 4-3-3 della Lazio, mentre l’Atalanta di mister Colantuono dovrebbe  schierarsi con un 4-4-1-1, rinunciando al giovane e promettente Under 21 Zappacosta. Detto che arbitrerà il discusso Rocchi, in conclusione un dolce revival per le presenze di tre ex quali Bianchi, Stendardo e soprattutto Biava, grande professionista recentemente omaggiato col  premio “Lazialità”.

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