I due acquisti più splendenti della campagna di rafforzamento del Presidente Lotito hanno preso parola a Formello, nella consueta conferenza stampa di presentazione
Formello, 31 luglio – Inseguiti, bramati, ben pagati, quindi finalmente abbracciati: de Vrij e Parolo sono stati i due acquisti di più grande impatto mediato per la rifondazione della Lazio del Presidente Lotito, volenteroso di costruire una rosa all’altezza delle posizioni che valgono l’accesso all’Europa nel prossimo campionato. Insieme a Dusan Basta ed a Filip Djordjevic, senza contare il rientro dal prestito del giovane Danilo Cataldi (che può essere, a mio parere, comunque considerato come un acquisto di grande spessore), il difensore ex-Feyenoord ed il centrocampista che ha trascinato il Parma fino alla sesta posizione della Serie A rappresentano forse la migliore campagna acquisti di Igli Tare da quando ricopre il ruolo di Direttore Sportivo della Lazio.
Nella consueta conferenza stampa di presentazione, a Formello, è stato de Vrij a spiegare per primo l’entusiasmo che si respira in casa biancoceleste: “Trovare l’accoglienza di tutti questi tifosi è stato incredibile, davvero non me lo aspettavo: mi sono sentito amato, quindi ho capito subito cosa mi aspettava. Spero di diventare un giocatore completo, per me e per la Lazio”. Impossibile non citare l’altro grande gigante olandese che ha giocava in una delle difese più forti di sempre della Lazio, Jaap Stam: ” Ho grande rispetto per Stam, ma mi piace essere unico. Non mi voglio paragonare ad altri giocatori”. Dopo aver smentito eventuali trattative con Roma e Manchester United (“ci sono state altre trattative, ma non con quelle due squadre”), e dopo aver confermato che la Lazio si era mossa su di lui già prima dell’inizio del Mondiale, de Vrij ha chiuso parlando dell’altro possibile acquisto del mercato biancoceleste, il suo compagno di reparto nella Nazionale Olandese Ron Vlaar (Aston Villa): “C’è grande feeling in campo con Vlaar, ma non sono io a scegliere, bensì Lotito e Tare. Loro, in ogni caso, devo solo ringraziarli.” .
Dopo de Vrij, è stato Marco Parolo ad intervenire. Appena rientrato da un Mondiale maledetto per la sua Nazionale, ma che comunque per lui ha rappresentato il punto più alto della carriera (“proprio per questo non devo smettere di lavorare sodo”, ha puntualizzato Parolo), il centrocampista appena arrivato dal Parma ha spiegato i motivi che lo hanno portato a scegliere il trasferimento alla Lazio:”Sicuramente l’atmosfera di uno stadio come l’Olimpico mi ha portato a scegliere la Lazio. Io voglio cogliere l’occasione che la Lazio mi ha dato, giocare in una competizione europea e vincere qualcosa: sono certo che abbiamo le carte in regola per farlo. ” Passando alla recente contestazione che ha svuotato l’Olimpico, Parolo si è espresso con positività: “Se abbiamo i valori giusti e la giusta mentalità, la gente tornerà allo stadio a sostenerci, ne sono sicuro.” Chiusura su una peculiare caratteristica personale, quella della finalizzazione:” Uno come me, per dire di aver fatto un ottimo campionato, deve segnare cinque o sei gol. Tra le mie caratteristiche c’è quella di inserirmi e andare in area, quindi segnare.”. Come nel Novembre del 2010, quando con un gran tiro da fuori il suo Cesena riuscì addirittura a battere la Lazio: “Spero di farmi perdonare” sorride Parolo, e con questa bella atmosfera, con tutta questa ritrovata fiducia, chiunque in sala stampa sarebbe pronto a scommettere che ci riuscirà.