Roma, 10 febbraio 2022.
Il titolo scelto per commentare i quarti di Coppa Italia fa venire in mente quella famosa trasmissione radiofonica: chiamate Roma 3-1, 3-1; nel nostro caso chiamate Milano 6-0, 6-0…
Vanno quindi in archivio i quarti di finale della Coppa Italia 2022, disputati in partita secca, con la certificazione, se mai ce ne fosse stato bisogno, dell’assoluta inadeguatezza del calcio romano.
Roma è una gran bella città, al netto di alcune criticità degli ultimi tempi, con un buon clima, una buona cucina, ma presuntuosa per quanto riguarda le pretese calcistiche.
I cantori metropolitani, di tutte e due le appartenenze, ci raccontano da anni favole che al confronto quelle dei fratelli Grimm fanno la figura dei racconti dell’incredibile.
A Roma abbiamo la pretesa che per diritto divino le due squadre di calcio debbano competere con le altre realtà nazionali a prescindere, senza preoccuparsi di creare prima delle strutture che possano in qualche modo autorizzare tale pretesa.
Senza fare cronistorie troppo indietro negli anni ci limitiamo a commentare l’ignominioso 6-0 che hanno subito la Roma, 2-0 contro l’Inter, e la Lazio nel 4-0 contro il Milan.
Al di là degli investimenti e delle varie realtà economiche sia la Roma che la Lazio hanno dato dimostrazione della pochezza tecnica e caratteriale nei due impietosi confronti.
Gran parte della responsabilità, a nostro modesto avviso, è da ascrivere a chi ci racconta situazioni e pretese che non hanno ragione di essere e solo perchè quest’anno sono stati ingaggiati due tecnici come Mourinho e Sarri?
Anche loro sicuramente hanno le loro responsabilità, acuite anche da una comunicazione che fa del vittimismo un alibi fin troppo facile.
Le due società avrebbero già dovuto imporre un salutare silenzio stampa ai due tecnici e perpetrare il sano detto: “pedalare e zitti”.
Squadre costruite senza programmazione, in misura maggiore la Lazio, senza prevedere in organico calciatori dotati di personalità; giocatori con le p….e che perlomeno possono ridurre il gap tecnico con compagini più attrezzate.
In questo “de profundis” bisogna dire che la Roma, con i Friedkin, prima o poi arriverà a dama altrimenti ditemi voi quale sarebbe il motivo, ad oggi, di aver messo in società più di mezzo miliardo di euro invano?
Per la situazione della Lazio direi di stendere un velo pietoso, vista la TOTALE mancanza di un progetto, di una programmazione.
Gli altri risultati hanno visto l’impresa della Fiorentina in trasferta contro l’Atalanta per 2-3 ed in serata la Juventus, a fatica, fa fuori un grande Sassuolo per 2-1.
Ai primi di marzo avremo il derby di Milano e un intrigante Fiorentina-Juventus col ritorno di Vlahovic nella città gigliata.