Roma, 9 giugno – La Fiorentina sbatte la porta in faccia a Montella, che dovrebbe essere sostituito da Paulo Sousa. Il tecnico, che sembrerebbe aver provocato la rottura con i Della Valle, resta così a spasso, ma per molti non per troppo tempo, visto che per lui sarebbe pronta la panchina della Roma, che verrebbe lasciata vacante da Garcia. Intorno al francese, infatti, la società giallorossa sta facendo il vuoto: via il preparatore atletico Rongoni (molto criticato per i suoi metodi e voluto un anno fa proprio da Garcia); via Gervinho (che presto dovrebbe essere ceduto all’Al Jazera per 14 milioni di euro, poi reinvestiti per riscattare Nainggolan da Cagliari); via lo staff medico-sanitario, rimpiazzato da americani voluti da Pallotta. Ma ammesso e non concesso che Garcia se ne vada, l’eventuale ritorno di Montella sarebbe giusto?
Perché sì – Montella conosce alla perfezione Roma, le sue esaltazioni e le sue insidie. Qui ha vinto uno scudetto da giocatore (quando litigava sempre con Capello) e qui è cresciuto come allenatore, fino ad esordire in A al posto dell’esonerato Ranieri. Nessuno meglio di lui saprebbe convivere e moderare i toni sempre troppo alti della città, portata a passare dall’esaltazione alla depressione in un battito di ciglia. E poi Montella stravede per De Rossi e Florenzi, che sarebbero i pilastri della sua squadra ed è amico di Totti, del quale potrebbe tranquillamente gestire la parte finale della carriera senza correre il rischio di incappare nel reato di lesa maestà. Inoltre è sempre stato ben voluto dalla tifoseria, alla quale ridarebbe grande entusiasmo, anche per il bel gioco che le sue squadre hanno sempre perseguito.
Perché no – Spesso nel calcio le minestre riscaldate non funzionano. E poi con la società attuale i suoi rapporti non sono mai stati idilliaci. Nonostante avesse dimostrato di avere delle doti venne mandato via appena i nuovi dirigenti arrivarono al posto dei Sensi e al suo posto fu scelto Luis Enrique (cosa che Montella non ha mai digerito). Fu ricontattato dopo la deludente stagione dello spagnolo, ma l’accordo non venne trovato e la Roma ripiegò, quasi disperata, su Zeman (scelta rivelatasi sbagliata). Precedenti che fanno pensare ad un Montella ripreso più per far contenta la piazza che per convinzione. Inoltre, per averlo in panchina, bisognerebbe comunque pagare alla Fiorentina i cinque milioni previsti dalla clausola rescissoria del suo contratto.