Roma, 31 maggio – Doveva essere Champions e CHAMPIONS è stata per la banda di Stefano Pioli! L’abbiamo volutamente scritto in maiuscolo perché trattasi di miracolo a cielo aperto quello conseguito dall’allenatore emiliano nella sua prima stagione sulla panchina della Lazio.
Avremo tempo per i bilanci di verifica, dovendo commentare quest’ultima giornata di serie A dobbiamo dire che la partita del San Paolo, l’unica che contasse qualcosa nel panorama, ha indubbiamente riservato mille emozioni.
Nel primo tempo completo controllo della partita dei biancocelesti che si schierano col 3-4-3 rischiando una sola volta con un tentativo di fuorigioco non riuscito che ha mandato Callejon solo davanti a Marchetti col tiro dello spagnolo fuori di un soffio. La Lazio manovra a centrocampo con l’ennesima ottima prestazione di Cataldi e passa in vantaggio con un sinistro da appena fuori area di Parolo con Andujar assolutamente non irreprensibile. Poi nel minuto di recupero del primo tempo sontuoso anticipo di Lulic sullo stesso Callejon e contropiede in campo aperto di Candreva che solo davanti al portiere napoletano lo beffa con un piatto destro di giustezza.
La ripresa inizia ancora con la Lazio in pieno controllo ma inopinatamente due errori individuali di Parolo prima e Felipe Andersson poi consentono ad un rabbioso Higuain di pareggiare le sorti dell’incontro con più di mezz’ora di tempo per il ribaltone. A complicare le cose per i romani il secondo giallo per Parolo che fa sbandare la Lazio; Pioli saggiamente cambia modulo e si mette 4-4-1 riequilibrando la squadra, ma al 30’ la svolta dell’incontro col rigore, alla moviola risultato inesistente, concesso al Napoli. Higuain in odore di tripletta calcia incredibilmente alto sulla traversa e la Lazio con gli ingressi di Ledesma, Onazi e Klose si rivitalizza e proprio il nigeriano segna il goal del 2-3 con una penetrazione improvvisa nell’area napoletana. Il 2-4 porta la firma del centravanti tedesco di testa su punizione pennellata da Ledesma. Al fischio finale dell’arbitro Rocchi grandi festeggiamenti per la panchina della Lazio, con crisi di pianto di Andersson liberato dal senso di colpa per l’errore effettuato sul pareggio napoletano e sorpresa per i napoletani che scavalcati al quarto posto dalla Fiorentina si troveranno a disputare i preliminari sì ma di Europa League!