Il Ct azzurro spiega le convocazioni e inizia il cammino verso la Croazia
Roma, 10 novembre – Inizia la settimana che ci porterà a Italia-Croazia, in programma domenica sera a Milano. Una sfida importantissima nell’ambito del girone di qualificazione ad Euro 2016. Ma la conferenza stampa di Conte verte tutta sulla convocazione, di sicuro inattesa, di Balotelli, che lui spiega così: “Non so se sta vivendo il peggior momento della sua carriera, ma di sicuro le cose per sentito dire non mi piacciono. E siccome ne ho sentite dire tante in giro, preferisco valutare i calciatori in prima persona. Non l’ho chiamato per far contenti gli sponsor. E poi, un mese fa avrei dovuto spiegarvi la non convocazione di Balotelli, adesso perché è stato convocato. Dopo la delusione Mondiale stiamo cercando di costruire qualcosa di bello, che ci possa portare alla qualificazione e poi a fare buoni Europei e in questo periodo di costruzione sicuramente era previsto il fatto che Balotelli venisse chiamato per essere valutato. E’ giusto testare tutti i calciatori per capire le affinità che hanno dal punto di vista tecnico-tattico con la mia idea di gioco e dal punto di vista comportamentale”.
Poi, se vogliamo, Conte prende anche le difese dell’attaccante: “Balotelli sta giocando titolare nel Liverpool, mentre oggi mi trovo costretto a chiamare tanti che non sono titolari nella loro squadra. Anche questo può essere uno dei motivi della sua convocazione. Poi forse è anche meglio che arrivi in un momento non positivo, penso che si metterà a disposizione della nazionale io avrò modo di valutarlo, così come lui. Lo stesso vale per Cerci. Sono calciatori che erano patrimoni in Italia poi all’estero stanno trovando difficoltà. È mio dovere capire e provare a vedere che utilità possano avere in Nazionale questi calciatori. Attraversano un momento non semplicissimo e a priori escludere giocatori mi sembra una sciocchezza. Ho detto che non ho preclusioni nei confronti di nessuno. Detto ciò, penso che la prossima volta eviterete di chiedere se ci sarà o non ci sarà un giocatore o l’altro”.