Serie A – “Pioli si, Pioli no“!

Roma, 3 dicembre 2015 – Facendo il paio con il pezzo scritto da Franco Bovaio sulla crisi tecnica della Roma a proposito del suo allenatore Garcia, anche per la Lazio si pone lo stesso interrogativo del titolo relativamente al tecnico Pioli  a maggior ragione nell’immediata vigilia dell’incontro di domani sera all’Olimpico contro la Juventus.
Perché tenerlo:
il calcio è materia estremamente volubile e ci può stare che si cambi opinione da una partita all’altra, figuriamoci da un campionato all’altro. E’ sotto gli occhi di tutti che il “miracolo” del terzo posto della scorsa stagione, ascrivibile come più volte scritto al mister parmense, sia svanito nel nulla riportando alla luce tutti i problemi ambientali e di spogliatoio che avevamo riscontrato negli anni precedenti.
Pioli non è un fenomeno ma ci sembra preparato tecnicamente, con l’idea di un calcio propositivo che se la giochi con tutti a prescindere dagli avversari; basta rivedere il film dello scorso anno quando ha sfiorato un secondo posto con una squadra discreta senza nessun fuoriclasse o top-player, a dispetto di qualche cronista di bocca buona che ha santificato alcuni giocatori come tali.
Perché esonerarlo:
francamente non sono mai stato dell’idea dell’esonero, per il semplice motivo che non lo ritengo responsabile, almeno in prima battuta, dell’involuzione tecnico-tattica della squadra. A prescindere dal fatto che il sig. Lotito dovrebbe corrispondergli un altro anno e mezzo di contratto, c’è da dire che il primo responsabile di questa situazione è proprio il presidente ( in proposito rileggetevi l’articolo “Esoneriamo il Presidente” ) che potrebbe “riparare” a questa situazione intervenendo nel mercato di riparazione a gennaio confermando la fiducia all’attuale tecnico; tale situazione, per chi ha buona memoria, si verificò gia nel 2008 con Delio Rossi sulla graticola dopo la sciagurata esibizione in Champions con i rinforzi estivi di…..  Vignaroli ed Artipoli! 
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