Racconti di sport. Il lungo e il corto

Skuhravy-Aguilera, una delle più celebri coppie-gol della storia della Serie A.

Roma, 7 marzo 2020 – “Il lungo, il corto e il pacioccone” sono i personaggi di una celebre canzone per bambini. Due di loro, il lungo e il corto, sono anche i protagonisti della nostra storia: Tomas Skuhravy e Pato Aguilera.

Due attaccanti assolutamente complementari per il fisico e per il modo di stare in campo che, nel Genoa di Bagnoli di inizio anni ’90, hanno formato una delle coppie-gol più celebri della nostra Serie A.

Alto, robusto, bravissimo nel gioco aereo e fisicamente bestiale il ceco Skuhravy.

Piccolo, agile, tecnicamente eccellente e ottimo negli assist, oltre che nelle conclusioni a rete, l’uruguaiano Aguilera.

Con le loro prodezze hanno regalato momenti esaltanti al Vecchio Grifone, come la vittoria ad Anfield, in casa del Liverpool, dove fino a quel momento nessuna squadra italiana era mai passata o quella al Delle Alpi contro la Juventus.

Con loro lì davanti il Genoa è arrivato quarto nel campionato 1990-91, nel quale loro due hanno segnato 30 reti, 15 a testa, finendo al terzo posto della classifica marcatori in coppia (come poteva essere diversamente?).

Dopo ogni gol il ceco esultava con una capriola da acrobata del circo che alla Gradinata Nord faceva cantare: “Si chiama Tomas Skuhravy, con le sue reti si vola, fai un’altra capriola, fai un’altra capriola”.

Aguilera, per tutti Pato, era invece più classico nelle sue esultanze.

Due gemelli del gol degni dei padri di tutte le coppie-gol della storia del nostro campionato, i torinisti Pulici e Graziani (per i quali venne coniato il soprannome) e di tante altre che, come loro, ci hanno fatto esaltare con le proprie imprese nelle aree di rigore.

Lì dove il gioco si fa duro e i campioni si esaltano.

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