Roma, 20 ottobre – Non c’è un aggettivo per definire il 4-4 della Roma in casa del Bayer Leverkusen. Il più immediato che ci viene è “incredibile”, ma a pensarci bene è poco per quello che i giallorossi sono stati capaci di fare in Germania, nel bene come nel male. Prima sono andati sotto di due gol: doppietta di Hernandez, al 4’ su rigore (braccio di Torosidis) e al 19’ sul primo dei tanti svarioni difensivi della squadra di Garcia. Poi hanno rimontanto con la doppietta di tigna e di rabbia di capitan De Rossi (29’ e 38’). Quindi, nella ripresa, sono passati addirittura sul 4-2 grazie ad una splendida punizione di Pjanic (al 9’, quarto gol su calcio piazzato in questa stagione dopo quelli rifilati a Juve, Carpi ed Empoli) e alla rete di Iago Falque (28’), propiziata da una galoppata di Gervinho. Infine, a partita che sembrava archiviata, hanno subito due gol in due minuti (39’ e 41’) da Kampl (bellissimo) e Mehmedi e sono rimasti con le pive nel sacco. A conferma di un rendimento pessimo in trasferta nelle gare di Champions, con l’ultimo successo che risale al 3-2 di Basilea del novembre 2010 (poi 7 gare esterne senza vittoria).
Parlare di black-out mentale della difesa (o dell’intera fase difensiva) è scontato, visto che la Roma segna con la stessa facilità con cui prende gol ed è qui che deve migliorare. Nel coprirsi, nel proteggere la propria porta, nel restare concentrata per l’intero arco della gara e non solo quando può meravigliosamente distendersi in attacco grazie ai suoi splendidi solisti. Perché anche a Leverkusen la Roma ha giocato una gara magnifica in fase offensiva, ma pessima in quella difensiva. A questa squadra serve equilibrio tattico, altrimenti non andrà lontano. Né in Champions (e pazienza), né in campionato. E in questo secondo caso sarebbe gravissimo, perché mai come quest’anno lo scudetto sembra davvero alla sua portata
Nell’altra gara del girone, il Barcellona ha vinto 2-0 a Borisov.
Ora la classifica è:
Barcellona 7 punti;
Bayer Leverkusen 4 punti;
Bate Borisov 3 punti;
Roma 2 punti