Roma, 5 dicembre – La Roma non vincerà mai questo scudetto. Lo si capisce da tanti indizi e la gara contro il Torino è uno di questi.
A sette minuti dalla fine va in vantaggio casualmente su punizione con Pjanic (dormita colossale della difesa granata) e nei rimanenti minuti più i quattro di recupero riesce a farsi rimontare per l’ennesima incertezza della sua difesa, nella quale l’unico veramente di livello è Manolas.
Su una palla buttata dentro alla disperata al terzo dei quattro minuti di recupero il suo compagno di reparto Rudiger (imbarazzante per quanto è scarso) prova addirittura a stoppare il pallone di petto-ventre e lo perde sul pressing degli attaccanti granata, costringendo Manolas alla scivolata disperata da dietro che provoca il rigore. Conta poco se tocca prima il pallone o il giocatore, l’errore sta a monte. Maxi Lopez segna e per la Roma sono altri due punti buttati, anche se il pari, alla fine, è giusto, visto che le due squadre hanno giocato una partita brutta e tatticamente bloccata, nella quale le azioni da gol sono state pochissime. Ma nella situazione in cui si erano trovati i giallorossi a una decina di minuti dalla fine (recupero compreso) le grandi squadre portano a casa la vittoria.
La Roma non lo è. Punto.
E domenica prossima è attesa dallo scontro diretto di Napoli, dopo che mercoledì dovrà giocarsi la qualificazione in Champions all’Olimpico contro il Bate Borisov, già nella Capitale da qualche giorno per preparare la sfida.
Lo spezzatino del campionato ormai tristemente in voga, stasera prevede l’altro anticipo Inter-Genoa, mentre il programma di domani sarà Bologna-Napoli alle 12.30; Atalanta-Palermo, Fiorentina-Udinese, Frosinone-Chievo e Verona-Empoli alle 15.00; Sampdoria-Sassuolo alle 18.00 e infine Carpi-Milan alle 20.45.